Firmato il decreto 11 novembre 2019 sulle modalità di redazione della situazione patrimoniale degli enti con meno di 5 mila abitanti che effettuano il rinvio della contabilità economico-patrimoniale previsto dall’articolo 232, comma 2, del Dlgs 267/2000.
Situazione Patrimoniale Semplificata per i Piccoli Comuni: arriva il via libera grazie al Decreto 11 novembre 2019 che detta le modalità di redazione della situazione patrimoniale al 31 dicembre 2019 degli enti con meno di 5mila abitanti che effettuano il rinvio della contabilità economico-patrimoniale.
Ecco quali sono le novità introdotte da quest’ultimo documento.
Situazione Patrimoniale Semplificata per i Piccoli Comuni
Gli Enti che nel 2019 hanno rinviato l’adozione della contabilità economico patrimoniale allegano al rendiconto 2019 la propria Situazione patrimoniale ed utilizzando i dati:
- dell’inventario aggiornato alla data del 31 dicembre 2019;
- e del rendiconto 2019;
- dell’ultimo conto del patrimonio approvato;
- extra-contabili, per alcune voci delle disponibilità liquide.
Nella contabilità economico-patrimoniale si posiziona un adempimento fondamentale: l’inventario comunale.
La situazione patrimoniale al 31 dicembre 2019 costituisce lo stato patrimoniale di apertura dell’esercizio 2020, mentre il modulo patrimoniale del piano dei conti integrato al 31 dicembre 2019 consente di predisporre i “mastrini” di apertura delle scritture economico patrimoniali dell’esercizio 2020.
Infine gli enti che, con espressa deliberazione di consiglio, prorogano la contabilità economico-patrimoniale all’esercizio 2020. E devono ricostruire la situazione patrimoniale alla data del 31 dicembre 2019, con la stessa rappresenterà, automaticamente, lo stato patrimoniale di partenza nel primo anno di adozione delle regole economico-patrimoniali armonizzate (esercizio 2020).
Non occorrerà, invece, redigere il conto economico 2019.
Ai fini dell’elaborazione della Situazione patrimoniale al 31 dicembre 2019 di cui all’articolo 232, comma 2, del TUEL, è necessario che l’inventario risulti aggiornato.
Pertanto, gli enti che nel 2019 hanno rinviato la contabilità economico patrimoniale sono tenuti ad avviare tempestivamente – già nel corso del 2019 – l’attività di aggiornamento del proprio inventario.
Il patrimonio immobiliare e i terreni di proprietà dell’ente sono iscritti nell’inventario ad un valore pari al costo di acquisto. E in pratica, questo patrimonio comprende anche i costi accessori. E anche le spese di manutenzione straordinarie, o se il costo di acquisto non è disponibile, al valore catastale.
Nella Situazione patrimoniale 2019 e nei successivi stati patrimoniali dell’ente, tali beni devono essere iscritti al netto del fondo ammortamento.
A questo link il testo completo del Decreto.
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