Il mese di maggio 2025 si presenta come un vero banco di prova per contribuenti, imprese, professionisti e pubbliche amministrazioni: ecco le scadenze fiscali da tenere a mente.


Un calendario particolarmente fitto di adempimenti fiscali impone attenzione e una gestione scrupolosa delle scadenze per evitare ritardi, sanzioni e interessi.

Pianificare con anticipo e, se necessario, affidarsi a consulenti esperti può fare la differenza nella corretta esecuzione degli obblighi tributari.

Scadenze fiscali maggio 2025

Di seguito, una panoramica sintetica dei principali appuntamenti da segnare sul calendario. l rispetto delle tempistiche stabilite è essenziale per evitare sanzioni e preservare una corretta gestione amministrativa. Una visione d’insieme delle scadenze, abbinata a una gestione accurata, può contribuire in modo decisivo alla serenità fiscale di aziende, enti e professionisti.

Dal 15 maggio: via libera alle dichiarazioni precompilate

Dal 15 maggio i contribuenti possono accedere al portale dell’Agenzia delle Entrate per consultare la dichiarazione dei redditi precompilata relativa all’anno d’imposta 2024. Il servizio riguarda sia il modello 730, destinato principalmente a lavoratori dipendenti e pensionati, sia il Modello Redditi, pensato per autonomi e titolari di redditi complessi. Gli utenti possono visualizzare i dati inseriti automaticamente dal Fisco – tra cui spese sanitarie, interessi su mutui, contributi previdenziali, premi assicurativi e altri oneri deducibili o detraibili – decidendo se accettare il documento così com’è, modificarlo oppure integrarlo prima di inviarlo.

16 maggio: giornata chiave per versamenti e adempimenti

Il 16 maggio rappresenta una scadenza cruciale per contribuenti e professionisti, con un’agenda densa di obblighi fiscali e contributivi:

  • IVA: oltre al versamento della terza rata del saldo IVA 2024 con interessi dello 0,66% (per chi ha optato per il pagamento rateale), sono dovuti:

    • La liquidazione e versamento dell’IVA mensile per aprile (contribuenti mensili).

    • Il versamento dell’IVA trimestrale per il primo trimestre 2024, anche in regime forfettario o per specifici soggetti agevolati (es. associazioni sportive dilettantistiche).

    • L’IVA derivante da vendite online effettuate tramite marketplace digitali, obbligatoria per la tracciabilità delle transazioni.

    • Le operazioni in split payment (scissione dei pagamenti) per fornitori delle pubbliche amministrazioni.

    • Le operazioni degli enti con tesoreria unica, come le amministrazioni centrali.

  • Ritenute alla fonte: i sostituti d’imposta devono versare le ritenute operate nel mese di aprile su redditi da lavoro dipendente e assimilati, rendite finanziarie, vincite, premi, pignoramenti presso terzi e stock option.

  • Tobin Tax: devono essere adempiuti i versamenti dell’imposta sulle transazioni finanziarie relativi a:

    • Operazioni su strumenti derivati;

    • Trasferimenti di proprietà di titoli azionari;

    • Operazioni algoritmiche ad alta frequenza.

  • Imposte sostitutive: scade il termine per versare l’imposta sostitutiva sull’IRPEF e relative addizionali per premi di risultato legati a incrementi di produttività, redditività e innovazione, previsti da contratti aziendali o territoriali.

25 maggio (effettiva lunedì 26): comunicazioni INTRASTAT

Slitta a lunedì 26 maggio il termine per l’invio telematico degli elenchi riepilogativi INTRASTAT relativi ad aprile. L’obbligo riguarda soggetti IVA che effettuano scambi di beni o prestazioni di servizi con altri Paesi dell’Unione Europea, e serve al monitoraggio statistico e fiscale delle operazioni intracomunitarie.

31 maggio: ultime scadenze del mese

La fine del mese comporta una serie di adempimenti fiscali e contributivi rilevanti:

  • Contratti di locazione: pagamento dell’imposta di registro per i contratti non in cedolare secca, pari al 2% del canone annuo, tramite modello F24.

  • Comunicazione LIPE: invio della liquidazione IVA periodica per il primo trimestre 2025 da parte di soggetti passivi IVA.

  • UNI-EMENS: trasmissione all’INPS dei flussi contributivi mensili relativi ai lavoratori dipendenti.

  • Imposta di bollo sulle e-fatture: saldo dell’imposta di bollo dovuta sulle fatture elettroniche emesse nel primo trimestre. Se l’importo non supera i 5.000 euro, il pagamento può essere rimandato al 30 settembre.

  • CNPADC: scadenza del versamento contributivo per i commercialisti iscritti alla Cassa di previdenza, con possibilità di versamento in unica soluzione o prima rata secondo quanto previsto.