milleprorogheQuali sono le misure previste per il 2017 dal decreto Milleproroghe, che è stato appena approvato dal Consiglio dei Ministri?

 


 

In linea di massima, questo decreto, come di consueto, sposta in avanti nel tempo, alcuni provvedimenti che al Governo preme vengano approvati entro la fine dell’anno.

 

Il Decreto legge del Consiglio dei ministri ha la funzione di indicare quali disposizioni legislative verranno prorogate, poiché la loro efficacia cesserebbe altrimenti alla fine dell’anno corrente.

 

Confermate, in primis:

 

  • la proroga per i 40mila precari e la conferma della validità delle graduatorie per tutto il 2017 nella Pubblica amministrazione;
  • più tempo per il doppio binario cartaceo e informatizzato del Sistema integrato di tracciabilità dei rifiuti (il Sistri) con il contestuale congelamento delle maxisanzioni per chi non si adegua;
  • ci sarà tempo fino al 31 marzo per i bilanci degli enti locali.

 

Salvare i concorsi pubblici in scadenza è proprio una delle priorità date, allungando di un anno la validità delle graduatorie, e confermare gli oltre 40 mila precari che lavorano nella Pubblica amministrazione, che con l’arrivo del nuovo anno, sotto il peso delle regole sulle collaborazioni introdotte con il Jobs act, potrebbero ritrovarsi da un giorno a un altro senza incarico. Il ministro Marianna Madia ha confermato via Twitter che il decreto contempla proprio il salvataggio dei precari e la proroga delle graduatorie dei concorsi. Sempre di un anno è stata infatti estesa la validità delle graduatorie dei concorsi pubblici (4.471 vincitori e 151.378 idonei).

 

Sul fisco resta aperta la partita delle nuove comunicazioni Iva che hanno suscitato le proteste dei professionisti fino a far dichiarare il primo sciopero in assoluto ai commercialisti già calendarizzato per fine febbraio. La legge impone la trasformazione in spa entro la fine dell’anno delle popolari con più di 8 miliardi di attivo. Quasi tutte hanno adottato la nuova forma societaria tranne Bari e Sondrio che avevano fissato le assemblee in dicembre quando una ordinanza del Consiglio di Stato ha bloccato i regolamenti attuativi.

 

Tra le scadenze fatte slittare in extremis dal decreto Milleproroghe spicca lo spostamento al 30 giugno 2017 del termine – precedentemente fissato al 31 dicembre di quest’anno – entro il quale i condomini devono installare sistemi di termoregolazione e contabilizzazione del calore, le cosiddette termovalvole, settore caratterizzato da molte incertezze normative.

 

Soddisfatta in particolare Confedilizia che pochi giorni fa aveva lanciato un appello al Governo per segnalare come in molti edifici non sia stato possibile rispettare la scadenza di fine dicembre «a causa del ritardo con cui è stato approvato il decreto che ha modificato le regole applicabili e dell’impossibilità materiale, per le imprese, di soddisfare le innumerevoli richieste».