L’istituto dell’Avvalimento stabile rappresenta una particolare forma di collaborazione tra imprese nell’ambito della contrattualistica pubblica. Esso si distingue dall’avvalimento ordinario per la durata e la natura del rapporto tra le imprese coinvolte, configurandosi come una forma più strutturata e duratura di cooperazione.

Definizione e Caratteristiche dell’avvalimento stabile

L’avvalimento stabile si configura quando due o più imprese instaurano un rapporto continuativo e strutturato per la condivisione di requisiti tecnici, economici e organizzativi, al fine di partecipare a gare d’appalto pubbliche. Questa forma di avvalimento non si esaurisce con la singola gara, ma si protrae nel tempo, garantendo una collaborazione stabile tra le parti.

Normativa di Riferimento

L’istituto dell’avvalimento stabile trova disciplina nel Codice dei Contratti Pubblici (D.Lgs. 36/2023), che ne regola le modalità di applicazione e i limiti. In particolare, il legislatore impone che:

  • L’accordo tra le imprese sia formalizzato in un contratto scritto che disciplini le modalità di cooperazione e condivisione delle risorse.
  • L’impresa ausiliaria metta a disposizione del concorrente i requisiti e le risorse necessarie in maniera continuativa e non occasionale.
  • Il rapporto abbia una durata minima prestabilita, superiore a quella della singola gara, garantendo così stabilità e affidabilità.
  • Il rispetto dell’art. 104 del D.Lgs. 36/2023, che disciplina l’avvalimento e stabilisce i requisiti e le condizioni per la sua validità.
  • La verifica della qualificazione e delle capacità tecnico-professionali ai sensi del D.P.R. 207/2010, per garantire l’effettiva disponibilità dei mezzi e delle risorse dichiarate.

 Avvalimento Stabile nella Categoria OG2

Un aspetto rilevante riguarda l’applicazione dell’avvalimento stabile nella categoria OG2 – Restauro e manutenzione dei beni immobili sottoposti a tutela. Questa categoria richiede specifiche competenze tecniche e autorizzazioni particolari, rendendo l’avvalimento uno strumento strategico per le imprese che necessitano di acquisire tali requisiti.

L’impresa ausiliaria deve possedere l’attestazione SOA per la categoria OG2 e dimostrare il possesso di adeguata esperienza e professionalità nel settore del restauro. Inoltre, ai sensi dell’art. 89 del D.Lgs. 36/2023, l’impresa ausiliata deve garantire un’effettiva messa a disposizione dei mezzi e delle competenze tecniche, evitando pratiche elusive che potrebbero compromettere la qualità dell’opera.

Considerazioni sulla Sentenza del Consiglio di Stato N. 01630/2025

Un importante contributo giurisprudenziale in materia di avvalimento stabile è stato fornito dalla sentenza della Sezione Quinta del Consiglio di Stato N. 01630, pubblicata il 25 febbraio 2025, relativa al ricorso numero di registro generale 6287 del 2024. La decisione ha ribadito alcuni principi chiave riguardanti la validità dell’avvalimento stabile, con particolare riferimento alla categoria OG2.

La sentenza ha sottolineato che:

  • L’impresa ausiliaria deve dimostrare in modo inequivocabile la reale e concreta disponibilità dei mezzi e delle competenze dichiarate, evitando situazioni di mera prestazione formale del requisito.
  • Il contratto di avvalimento deve essere strutturato in modo da garantire l’effettivo trasferimento di know-how e risorse tecniche, specialmente quando riguarda interventi su beni culturali tutelati.
  • La stazione appaltante ha il dovere di effettuare controlli stringenti sulla genuinità dell’accordo di avvalimento, evitando il rischio che si trasformi in una semplice cessione fittizia di qualificazioni.

Questa pronuncia rafforza l’importanza di un’applicazione rigorosa dell’avvalimento stabile nella categoria OG2, garantendo che l’impresa avvalente possa realmente contare sulle competenze e sulle risorse dell’ausiliaria per eseguire correttamente i lavori di restauro. 

Le Novità Introdotte dal D.L. 209/2024

Un ulteriore elemento di attenzione riguarda le modifiche normative introdotte dal Decreto-Legge 209/2024, che hanno inciso sulle modalità di utilizzo dell’avvalimento stabile. Tra i punti principali si segnalano:

  • Maggiore trasparenza e tracciabilità: il decreto impone un rafforzamento dei controlli documentali sui contratti di avvalimento, per evitare fenomeni di prestazione fittizia di requisiti.
  • Rafforzamento delle responsabilità tra impresa ausiliaria e avvalente: il D.L. 209/2024 stabilisce una corresponsabilità più stringente tra le parti, con l’introduzione di sanzioni in caso di inadempienze o dichiarazioni non veritiere.
  • Obbligo di dimostrare l’effettiva partecipazione ai lavori: per evitare abusi, l’impresa ausiliaria dovrà fornire prove documentali dell’effettivo impiego delle risorse e del personale nei lavori oggetto dell’appalto.

Aspetti Sanzionatori

Le recenti modifiche normative e giurisprudenziali hanno introdotto un inasprimento delle sanzioni per le imprese che utilizzano l’avvalimento in modo improprio. In particolare:

  • Sanzioni amministrative: in caso di dichiarazioni mendaci o mancata effettiva messa a disposizione delle risorse, le imprese coinvolte possono essere soggette a multe significative e all’esclusione dalle gare d’appalto per un periodo determinato.
  • Responsabilità solidale: sia l’impresa avvalente che l’ausiliaria rispondono in solido per eventuali inadempienze contrattuali, con possibilità di risarcimento danni a favore della stazione appaltante.
  • Segnalazioni all’ANAC: l’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) è tenuta a intervenire in caso di violazioni, potendo disporre l’iscrizione delle imprese coinvolte nel casellario informatico, con conseguenti limitazioni nell’accesso agli appalti pubblici.

Avvalimento stabile: conclusioni

L’avvalimento stabile rappresenta un’importante opportunità per le imprese che intendono collaborare stabilmente per accedere al mercato degli appalti pubblici. Tuttavia, per garantirne un utilizzo efficace, è fondamentale che le imprese definiscano chiaramente i termini della collaborazione e rispettino i vincoli normativi previsti. La recente pronuncia del Consiglio di Stato e le modifiche introdotte dal D.L. 209/2024 evidenziano la necessità di un controllo attento sulla reale disponibilità delle risorse dell’impresa ausiliaria, con particolare attenzione agli appalti nella categoria OG2, dove la qualità dell’intervento è strettamente legata all’effettiva competenza delle imprese coinvolte.

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