entrateSi attesta a un +3,8% l’incremento del gettito tributario nel periodo gennaio/luglio 2016, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Un salvadanaio pari a 245.858 milioni di euro, che risente ancora delle nuove regole per lo scomputo dell’imposta di bollo assolto in modo virtuale: il tributo, infatti, da solo perde il 20% di gettito. Stesso discorso per il canone Tv che, non più versato all’inizio dell’anno, farà sentire i suoi effetti solo negli ultimi mesi del 2016 e, in particolare, a cominciare dai dati relativi ad agosto. Al lordo di queste due rilevanti “assenze” la crescita delle entrate tributarie nel periodo in osservazione avrebbe raggiunto un incremento pari al 5,1 per cento.

 

È tutto spiegato nel consueto Bollettino mensile pubblicato sul sito del dipartimento delle Finanze, corredato dalla relativa Nota tecnica e dalle Appendici statistiche e guida normativa. Le imposte dirette totalizzano, nei primi sette mesi dell’anno, complessivamente, 135.716 milioni di euro, fermando l’asticella a un +3,6%, equivalente a un incremento di circa 5mila milioni di euro rispetto allo stesso periodo del 2015. Spacchettando la somma tra le diverse tipologie di imposte, emerge che dall’Irpef provengono 102.331 milioni di euro, dal confronto con il 2015 si registrano 3.629 milioni in più rispetto al 2015 (+3,7%), dato trainato soprattutto dalle ritenute da lavoro dipendente del settore privato (+6,1%). Determinante, ricorda ancora il Df, il nuovo meccanismo introdotto dal Dlgs 175/2014, secondo il quale il sostituto d’imposta deve indicare, nel modello F24, l’Irpef al lordo delle compensazioni effettuate.

 

Bene il gettito Ires, che continua a segnare incrementi ragguardevoli, portando in cassa 1.376 milioni di euro, pari a un aumento di quasi dieci punti percentuali rispetto agli stessi mesi dell’anno precedente. La costante flessione dei rendimenti dei prodotti finanziari porta, invece, alla débacle delle entrate provenienti da questo settore: -48,9% dalle imposte sostitutive sui redditi da capitale e sulle plusvalenze, -38,8% dalla sostitutiva sui fondi pensione.

 

Di segno contrario il gettito proveniente dalla tassazione delle riserve matematiche del ramo vita assicurazioni, che guadagna il 10,6%, e quello riguardante le ritenute sugli utili distribuiti dalle persone giuridiche, in salita del 33,5 per cento.

 

Le imposte indirette centrano un generale + 4 per cento.

 

Mantiene il suo percorso in salita l’Iva, ottenendo un +7,6% che, tradotto in euro, corrisponde a +4.486 milioni rispetto a gennaio/luglio 2015.

 

Dal Registro dati soddisfacenti: l’incremento è dell’11,2 per cento.

 

Il Bollo, come anticipato, fa passi indietro rinunciando a 1.099 milioni di euro. Di contro, il gettito derivante dall’accisa sul metano ha prodotto entrate per 2.005 milioni di euro (+35,1%).
 

Partita vincente anche per i giochi (+19,3%).
 

Sono 4.942 milioni gli euro incassati grazie all’attività di accertamento, la percentuale sale del 2,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, con il 18% del totale proveniente dai ruoli relativi alle imposte indirette.