Da oggi arriva anche in Italia “Vuoto a rendere”, un’iniziativa a sostegno dell’ambiente che ha lo scopo di sensibilizzare i consumatori sul tema del riciclo, del riutilizzo e della diminuzione nella produzione dei rifiuti.
Il tutto attraverso un pagamento in denaro in cambio di bottiglie di vetro.
L’iniziativa è stata lanciata dal regolamento del ministero dell’Ambiente, pubblicato il 25 settembre in Gazzetta Ufficiale. Questo attua la misura del “Collegato Ambientale” rivolta alla prevenzione dei rifiuti di imballaggio monouso attraverso l’introduzione, su base volontaria per un anno, di un sistema di restituzione di bottiglie riutilizzabili.
Vuoto a rendere, come funziona
In parole povere, nei bar, nei ristoranti o negli alberghi che aderiranno si potrà restituire la bottiglia utilizzata ricevendo in cambio una piccola cauzione, dai 5 ai 30 centesimi per ognuna di quelle che si restituisce. La cifra varia in base al tipo di composizione del materiale della bottiglia. I contenitori dovranno avere un volume compreso tra gli 0,20 e gli 1,5 litri e saranno riutilizzabili per 10 volte, prima di divenire scarto. Gli esercizi aderenti saranno riconoscibili tramite il simbolo di Vuoto a rendere.
A norma dell’art. 1 DM 142/2017 la sperimentazione del sistema del vuoto a rendere su cauzione si applicherà nel periodo dal 7 febbraio 2018 sino al 7 febbraio 2019 ai soli imballaggi aventi le seguenti caratteristiche:
- Di tipo primario, ai sensi dell’art. 218 comma 1 lett. b) citato D. Lgs 152/2006 e ss. vale a dire concepiti in modo tale da costituire nei predetti punti di somministrazione e consumo una “unità di vendita” per l’utente finale
- Riutilizzabili, in base all’art. 218 comma 1 lett. e) medesimo D. Lgs 152/06, vale a dire progettati per tollerare nel proprio ciclo di vita “un numero minimo di viaggi o rotazioni all’interno di un circuito di riutilizzo”
- Conformi ai vigenti requisiti essenziali dei rifiuti da imballaggio, così come dettati dal DM Ambiente 2 maggio 2006 (Aggiornamento studi del Comitato Europeo di Normazione ex art. 9 Direttiva 94/62/CE)
- Destinati all’uso alimentare ed al contenimento di birra od acqua minerale
- Serviti al pubblico negli anzidetti punti di somministrazione e consumo
- Di volume compreso tra litri 0,20 e litri 1,50