ruolo, alternanzaAudizione di Rete Imprese Italia di fronte alle commissioni riunite Cultura della Camera e del Senato: “il Ddl di riforma può dare slancio all’istruzione”, ma è necessario il coinvolgimento delle imprese e delle loro rappresentanze”.

 

“L’istruzione è uno dei fattori chiavi per la coesione sociale nel nostro Paese e per il rilancio della sua competitività e nel contempo, rappresenta una risposta concreta alla domanda di nuove competenze espresse dai mutati contesti sociali, economici e produttivi”. E’ il commento espresso dalla delegazione di Rete Imprese Italia nel corso dell’audizione sui progetti di riforma del sistema nazionale di istruzione, tenuta di fronte ai membri delle commissioni riunite Cultura della Camera e del Senato. In particolare, l’attenzione del soggetto unitario di rappresentanza delle pmi e dell’impresa diffusa si è focalizzata sull’articolo 4 del Ddl, titolato “Scuola, lavoro e territorio”, che introduce l’alternanza scuola/lavoro e definisce un ruolo per le imprese nel modello formativo nazionale.

 

Per raggiungere compiutamente gli obiettivi che si pone l’articolo 4 del Ddl di riforma, Rete Imprese Italia ritiene necessario prevedere: il rilancio dell’apprendistato duale, che si basa sulla combinazione di teoria e pratica; il coinvolgimento delle imprese e delle loro rappresentanze nella definizione delle materie previste dal piano triennale dell’offerta formativa; il coinvolgimento, laddove possibile, degli imprenditori o di loro collaboratori nell’insegnamento di materie specifiche; incentivi economici per le imprese che ospitano gli studenti. Rete Imprese Italia considera necessario che il sistema di istruzione e formazione professionale venga considerato Buona Scuola alla pari del tradizionale sistema di istruzione.