Affrontare in modo serio le tematiche legate al digitale e sviluppare appieno le potenzialità di Internet e delle nuove tecnologie è fondamentale per restituire al nostro Paese il suo ruolo storico di esempio di imprenditorialità e leadership nella produzione di ricerca, sapere e innovazione, in linea con gli obiettivi dell’Agenda Digitale Europea ma soprattutto in linea con le nostre esigenze. Un’agenda quindi per il nostro Paese e le nostre imprese che preveda interventi nell’ambito delle infrastrutture tecnologiche, sia dei servizi finali che infrastrutturali, includendo i necessari standard per l’e-business e per i beni digitali e una più organica regolamentazione.
Un programma che promuova le reti di tlc di nuova generazione attraverso la semplificazione delle procedure amministrative con l’abolizione delle autorizzazioni, concessioni e di tutti gli altri atti amministrativi non indispensabili. I finanziamenti pubblici per l’implementazione delle reti devono essere destinati, nell’ambito delle aree sotto utilizzate, ai bacini territoriali caratterizzati da importanti insediamenti demografici ed industriali, come le aree nelle quali si collocano distretti industriali in quanto maggiormente sollecitati nell’agone competitivo globale. In tali aree l’assenza di un’adeguata capacità di banda costituisce un grave svantaggio competitivo che potrebbe essere colmato sviluppando una domanda di servizi innovativi che poggiano le basi sulle reti di nuova generazione a banda «ultralarga» anche per contrastare l’erosione della propria competitività attraverso innovazioni di processo. Si dovrebbero incentivare la ricerca e le applicazioni alternative come, ad esempio, la powerline communication (PLC) per le aree rurali o le nuove tecnologie fotoniche per quanto riguarda reti di trasmissione dati ultraveloci via cavo e via etere: una soluzione tecnologicamente già disponibile per portare immediatamente l’accesso in banda larga (fino a 4 megabit di trasmissioni dati) a tutti, attraverso la presa elettrica domestica, che utilizza le normali linee elettriche per trasmettere dati, sfruttando le prese preesistenti, senza la necessità di interventi o modifiche.
E poi gli incentivi alla circolazione dei contenuti digitali per favorire un ambiente più concorrenziale nell’accesso alle risorse per i media e la promozione delle transazioni on line attraverso norme pro digitalizzazione improntate alla riduzione dei costi e degli adempimenti oltre che alla facilità di accesso ai contenuti digitali, che sono un diritto per il cittadino. Inoltre, vista l’impossibilità del mercato italiano di remunerare gli investimenti necessari per la realizzazione di più reti a banda ultralarga, si deve promuovere la realizzazione di one network, un’unica infrastruttura di rete a banda larga, aperta, efficiente, neutrale, economica e già pronta per evoluzioni future, garantendo il rispetto delle regole di libero mercato e concorrenza nella fornitura di accesso e servizi agli utenti finali privati ed imprese con un’unica rete all’ingrosso e concorrenza al dettaglio.
FONTE: Agenda Digitale (www.agendadigitale.eu)
AUTORE: Davide Caparini