Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha avviato il secondo bando nell’ambito del PNRR per l’installazione di colonnine di ricarica elettrica: ecco i dettagli.


L’iniziativa mira a favorire la creazione di oltre 18.000 stazioni di ricarica entro il 2025, suddivise tra strade extraurbane e centri urbani, con un investimento complessivo di oltre 600 milioni di euro.

Si tratta di un’opportunità per le imprese del settore, contribuendo significativamente alla diffusione della mobilità elettrica in Italia.

Il secondo bando del PNRR per le colonnine di ricarica elettrica

Il bando che utilizza fondi PNRR prevede due principali aree di finanziamento. La prima riguarda le stazioni di ricarica da installare lungo le strade extraurbane, per un totale di 359.943.750 euro. La seconda area di investimento, pari a 279.344.000 euro, è destinata alla realizzazione di stazioni nei centri urbani. Grazie a queste risorse, si prevede la realizzazione di circa 7.500 stazioni di ricarica rapida super-veloci nelle aree extraurbane e di 10.880 nelle aree urbane.

Il GSE (Gestore dei Servizi Energetici) è incaricato della gestione del bando, offrendo supporto tecnico-operativo al Ministero dell’Ambiente.

Chi può partecipare?

Il bando è aperto a imprese di qualsiasi dimensione, incluse le associazioni temporanee di imprese (RTI), che operano nel settore e dimostrano esperienza pregressa. Le aziende interessate devono essere iscritte al Registro delle Imprese, avere una posizione contributiva regolare presso INPS o INAIL e rispettare gli obblighi fiscali. È inoltre necessario che le imprese non si trovino in situazioni di insolvenza o di altre problematiche legali che impediscano di contrarre con la pubblica amministrazione.

Requisiti per i progetti

Per essere ammessi ai finanziamenti, i progetti devono rispettare specifici requisiti. Devono essere avviati dopo la presentazione dell’istanza e prevedere la realizzazione delle stazioni di ricarica in uno o più moduli indicati nell’avviso. È fondamentale che le stazioni siano collocate presso parcheggi esistenti, aree private ad accesso pubblico o stazioni di rifornimento carburanti.

Ogni progetto deve includere la documentazione necessaria, come i permessi per le installazioni su suolo pubblico, i preventivi di connessione alla rete elettrica e, se applicabile, accordi con i gestori di stazioni di rifornimento. Inoltre, è richiesto il rispetto delle normative ambientali e dei requisiti tecnici specificati nel decreto ministeriale n. 110 del 18 marzo 2024.

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