Si è svolta una prima riunione sulla Direttiva sul Sistema Nazionale di Valutazione che dovrebbe essere nell´immediato futuro oggetto della firma del Ministro.
La dott.ssa Maria Assunta Palermo e il dott. Damiano Previtali hanno illustrato la bozza che si sta predisponendo per lo “Sviluppo del Sistema Nazionale di Valutazione per il biennio 2017/18 e 2018/19”.
Le principali novità e chiarificazioni del testo riguardano:
– L´opportunità di contestualizzare e allineare il prossimo PTOF 18/19 con il Rapporto di Autovalutazione (RAV) e il Piano di Miglioramento (PdP) fatto stante che il PTOF e il RAV dovrebbero avere durata triennale e possono essere oggetto di limitate modificazioni nel corso del triennio.
– L´importanza della rendicontazione delle attività mediante gli strumenti del RAV, del PdM e della Rendicontazione Sociale (vera innovazione rispetto alle precedenti direttive) chiarendo che la rendicontazione ha caratteristiche di per se stesse commensurabili (anche a livello statistico) mentre il PTOF assume la funzione di atto programmatico caratterizzante l´offerta formativa di medio periodo della scuola.
– La centralità dell´Autovalutazione di Istituto nei processi di valutazione di sistema come momento partecipato in cui diventa centrale il ruolo del Collegio dei Docenti
– L´attivazione di piattaforme per la stesura del RAV, del PdM e della Rendicontazione Sociale per consentire alle scuole di avere una base costitutiva di base, ma non prescrittiva di inserimento dei dati.
Il Dott. Previtali ha relazionato sullo stato dell´arte circa la valutazione esterna che segna ancora carenze. Non più del 5% delle scuole è stato oggetto di valutazione esterna da parte di personale ispettivo.
La Delegazione della FGU-Gilda degli Insegnanti ha espresso un giudizio nel complesso positivo sull´apertura di un dialogo costruttivo tra Amministrazione e OO.SS. su tali temi pur ribadendo le sue posizioni di critica radicale alla legge 107/15 e all´impianto complessivo del Sistema Nazionale di Valutazione. Si tratta in ogni caso di un passo in avanti all´interno di una normativa che era partita con il progetto VSQ che aveva come finalizzazione la premialità e la competitività tra scuole e che poi si è stemperata in un sistema complesso con il ruolo dell´INDIRE e dell´INVALSI che risultano a tutt´oggi contraddittori e ambigui.
La delegazione della FGU-Gilda ha rimarcato che le procedure e i documenti richiesti si stiano caratterizzando come ulteriori oneri burocratici a carico dei docenti e delle scuole perdendo il significato e il senso delle finalità del SNV. Ha invitato il MIUR ad operare la necessaria semplificazione della parte burocratica valorizzando invece gli aspetti progettuali didattici in capo al Collegio dei Docenti.
Preoccupa il fatto che molti dirigenti scolastici, interpretando soggettivamante i documenti legati al SNV, obblighino ad inutili riunioni commissioni e nuclei di valutazione interni e che nella bozza si faccia esplicito riferimento a format nazionali che potrebbero portare ad un ottemperamento passivo da parte delle scuole di scelte decise esternamente dalle scuole stesse. Ad esempio non si condivide la centralità strategica della valutazione su indirizzi derivati dalla legge 107/15 quali ad es. lo sviluppo delle competenze digitali, la realizzazione dell´alternanza scuola-lavoro, ecc.
Si è fatto notare che la valutazione esterna appare molto fragile essendo gestita in questa fase da nuclei ristretti di valutazione esterna formati da personale tecnico e ispettoriale di fatto nominato senza concorso. La delegazione FGU-Gilda ribadisce che un serio sistema di valutazione nazioanale debba poggiarsi, come accade in altri Paese, su un nutrito numero di ispettori specifici facenti parte di albo professionale con accesso mediante prove concorsuali aperte a tutti di docenti.
Le prossime riunioni sull´argomento saranno calendarizzate in gennaio anche con la presenza di INVALSI.