Un nuovo Disegno di legge, proposto dal CNEL, punta a rafforzare il sistema di welfare per i professionisti iscritti alla Gestione separata dell’Inps: l’analisi della nuova norma è a cura di Carlo Girella, responsabile per le Relazioni Istituzionali e Ufficio Studi di Confprofessioni.

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Una proposta di legge innovativa potrebbe presto cambiare il volto del welfare per migliaia di lavoratori autonomi italiani. Si tratta del nuovo Disegno di legge promosso dal CNEL (Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro), frutto di un ampio confronto all’interno della Consulta sul lavoro autonomo e le professioni, coordinata da Confprofessioni.

Il testo, ora all’esame delle Commissioni Lavoro di Camera e Senato, mira a colmare le profonde disparità che ancora oggi penalizzano i professionisti iscritti alla Gestione separata dell’Inps. Pur rappresentando una fetta sempre più ampia del mercato del lavoro, questi lavoratori continuano a scontare un sistema di tutele frammentario e spesso insufficiente.

Professionisti e welfare: gli obiettivi del Disegno di legge del CNEL in Parlamento

La proposta si inserisce nel solco di precedenti interventi, come il Jobs Act degli autonomi e l’introduzione dell’ISCRO, ma ambisce a un passo in più: garantire un welfare più equo, universale e inclusivo. Un segnale importante, che potrebbe segnare una svolta concreta nella protezione sociale del lavoro autonomo in Italia.

Obiettivo principale: colmare il divario tra il sistema di protezione sociale offerto ai professionisti rispetto ad altre categorie di lavoratori, superando il dualismo che caratterizza il mercato del lavoro italiano.

Nonostante rappresentino un segmento in crescita, i professionisti autonomi iscritti alla Gestione separata continuano infatti a soffrire di una carenza di tutele. Il Disegno di legge rappresenta un passo significativo verso un welfare universale, in linea con interventi legislativi come il Jobs Act per i lavoratori autonomi (Legge 81/2017) e l’ISCRO, l’ammortizzatore sociale pensato proprio per questa categoria, a regime dal 2024.

Il testo si struttura attorno a due direttrici principali. La prima propone il miglioramento delle prestazioni assistenziali per i lavoratori autonomi, includendo nuove misure per indennità di maternità, congedo parentale, degenza ospedaliera e malattia grave. Inoltre, prevede semplificazioni per l’accesso all’ISCRO, finanziando queste iniziative senza ulteriori oneri contributivi, grazie alle risorse già presenti nella Gestione separata.

La seconda direttrice introduce l’istituzione di uno specifico fondo dedicato a finanziare le iniziative di welfare per i professionisti, dotato di autonomia rispetto a quello comune della Gestione separata. Questo fondo garantirebbe maggiore trasparenza nella gestione delle risorse e rafforzerebbe le tutele a favore dei lavoratori iscritti.

Una proposta ambiziosa che, se attuata, potrebbe segnare una svolta per il welfare professionale in Italia.


Fonte: Carlo Girella - Responsabile Speciale Confprofessioni