Concorsi scuola 2018: prevista tassa obbligatoria per partecipare? A prevederla la nuova Legge di Bilancio, ma su di essa si attende la verifica della Ragioneria dello Stato.
Già inserita nell’ultimo concorso a cattedra svolto nel 2016, in quanto prevista dalla Legge 107, adesso sembra possa essere estesa a tutti i concorsi per la scuola prevista dai Decreti Legislativi attuativi della Buona Scuola.
“111. Per la partecipazione ai concorsi pubblici per titoli ed esami di cui all’articolo 400 del testo unico di cui al decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297, come modificato dal comma 113 del presente articolo, e’ dovuto un diritto di segreteria il cui ammontare e’ stabilito nei relativi bandi”
Si tratta del pagamento di dieci euro per una tassa per diritti di segreteria. La tassa va pagata prima di inoltrare la domanda e non viene restituita in alcun caso.
“Le somme riscosse – si legge – sono versate all’entrata del bilancio dello Stato per essere riassegnate ai pertinenti capitoli di spesa della missione Istruzione scolastica dello stato di previsione del ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca, per lo svolgimento della procedura concorsuale“.
“La manovra economica approvata ieri dal Consiglio dei ministri non risponde ai reali bisogni dell’istruzione pubblica del nostro paese”. I sindacati rivendicano “investimenti aggiuntivi per garantire l’offerta formativa e per valorizzare la professionalità di tutti gli operatori” e ritengono necessarie “ulteriori risorse specifiche per il settore da finalizzare al rilancio dell’intero sistema scolastico, che deve essere in grado di utilizzare, riconoscere e valorizzare tutte le energie presenti al proprio interno”. A supporto di tali rivendicazioni, affermano i sindacati, saranno attivate tutte le iniziative di mobilitazione necessarie. E le parole “sciopero generale” sono già state pronunciate sia dalla Cgil sia dalla Fiom.