Quota 100, per il Pubblico Impiego, secondo il Ministro Bongiorno, rappresenterà una vera e propria svolta. Ecco perchè.
Il Ministro della Funzione Pubblica saluta positivamente la misura che consentirà di andare in pensione a partire dal 1° Agosto 2019.
Per il sistema pensionistico l’introduzione della Quota 100 sara’ “una vera svolta”. Il ministro della funzione pubblica Giulia Bongiorno spiega così la novità che nei prossimi giorni, dopo le ultime limature, sarà in Gazzetta Ufficiale: “I dipendenti pubblici dal 2011, una volta andati in pensione, dovevano aspettare, uno, due, alcune volte anche tre anni prima di avere la liquidazione” ma con Quota 100 “noi diamo subito al dipendente che va in pensione, ‘quotista’ o meno, 30 mila euro nette del suo Tfr-Tfs”. Quota 100 per la pubblica amministrazione – ha poi aggiunto – su mia richiesta partirà dal primo agosto, con un preavviso di sei mesi, proprio perché dobbiamo organizzare i concorsi e dobbiamo garantire la continuità amministrativa.”
Anticipo liquidazioni TFS agli Statali
A tal proposito il sottosegretario all’economia, Massimo Garavaglia, conferma che l’anticipo fino a 30 mila euro delle liquidazioni TFS degli statali porterà “uno stimolo all’economia pari a più di 0,2 punti di Pil nel 2019” considerando che “abbiamo messo a punto un meccanismo che possa immettere liquidità per quasi 5 miliardi già nel 2019” per arrivare “a quasi 12 miliardi di euro nel triennio 2019-2021”. Secondo il sottosegretario Garavaglia inoltre “secondo i dati Inps l’importo medio pro-capite di Tfs è di circa 76 mila euro. Pertanto, i 30 mila euro rappresentano circa il 40% dell’ammontare complessivamente spettante” mentre “stiamo già studiando il modo per aumentare l’importo dell’anticipo del Tfs da erogare sempre in una logica di sostenibilità per il sistema bancario”.
Infine il sottosegretario conclude spiegando che, nel Decretone, è prevista “una riduzione dell’aliquota media Irpef di 1,5 punti percentuali per ogni annualità che intercorre tra la cessazione del servizio e l’erogazione dell’indennità” che va “da 750 euro per il primo anno di ritardo” fino ad arrivare a 3.750 euro dopo 60 mesi. Il tutto vale oltre 1,6 miliardi per per tutti gli statali, “sia per chi accede a “quota 100″ sia per chi non vi aderisce. Inoltre, si applica sia a chi decide di chiedere il finanziamento quale anticipo del Tfs sia a chi decide di prendere tutta la liquidazione secondo la tempistica vigente”.