Progressioni Verticali negli Enti Locali: alcuni chiarimenti e le ultime novità alla luce della recente normativa introdotta in materia.
Ricordiamo che le Progressioni Verticali consistono in un percorso di sviluppo professionale, riservato ai dipendenti dell’amministrazione, che prevede il passaggio da una categoria alla categoria superiore e si attua attraverso procedure di selezione interna.
Si differenziano dalle Progressioni Economiche Orizzontali poiché queste ultime costituiscono un sistema di avanzamento all’interno della stessa area. Per i dipendenti pubblici infatti sono previste progressioni all’interno dell’area di appartenenza secondo principi di selettività, in funzione delle qualità culturali e professionali, dell’attività svolta e dei risultati conseguiti, attraverso l’attribuzione di fasce di merito. Più di preciso si tratta dell’attribuzione di uno stipendio più alto a parità di prestazioni lavorative.
Oggi ci occuperemo in particolare delle progressioni verticali legate al comparto delle Funzioni Locali, all’interno delle quali è confluito il vecchio comparto “Regioni – autonomie locali“.
Progressioni Verticali negli Enti Locali: come funzionano?
Per i dipendenti del comparto degli Enti Locali, come negli altri, si prevede la progressione verticale, come da disposizioni contenute nel CCNL sul sistema di classificazione professionale del personale del comparto Funzioni Locali.
Il sistema di classificazione personale del CCNL Funzioni Locali
Il sistema di classificazione è articolato in quattro categorie denominate, rispettivamente, A, B, C e D.
CATEGORIA A
Appartengono a questa categoria i lavoratori che svolgono attività caratterizzate da:
- Conoscenze di tipo operativo generale acquisibile attraverso esperienza diretta sulla mansione;
- Contenuti di tipo ausiliario rispetto a più ampi processi produttivi/amministrativi;
- Problematiche lavorative di tipo semplice;
- Relazioni organizzative di tipo prevalentemente interno basate su interazione tra pochi soggetti.
CATEGORIA B
Appartengono a questa categoria i lavoratori che svolgono attività caratterizzate da :
- Buone conoscenze specialistiche ed un grado di esperienza discreto;
- Contenuto di tipo operativo con responsabilità di risultati parziali rispetto a più ampi processi produttivi/amministrativi;
- Discreta complessità dei problemi da affrontare e discreta ampiezza delle soluzioni possibili;
- Relazioni organizzative interne di tipo semplice anche tra più soggetti interagenti, relazioni esterne (con altre istituzioni) di tipo indiretto e formale.
- Relazioni con gli utenti di natura diretta.
CATEGORIA C
Appartengono a questa categoria i lavoratori che svolgono attività caratterizzate da :
- Approfondite conoscenze mono specialistiche e un grado di esperienza pluriennale, con necessità di aggiornamento;
- Contenuto di concetto con responsabilità di risultati relativi a specifici processi produttivi/amministrativi;
- Media complessità dei problemi da affrontare basata su modelli esterni predefiniti e significativa ampiezza delle soluzioni possibili;
- Relazioni organizzative interne anche di natura negoziale ed anche con posizioni organizzative al di fuori delle unità organizzative di appartenenza, relazioni esterne (con altre istituzioni) anche di tipo diretto. Relazioni con gli utenti di natura diretta, anche complesse, e negoziale.
CATEGORIA D
Appartengono a questa categoria i lavoratori che svolgono attività caratterizzate da :
- Elevate conoscenze plurispecialistiche ed un grado di esperienza pluriennale, con frequente necessità di aggiornamento;
- Contenuto di tipo tecnico, gestionale o direttivo con responsabilità di risultati relativi ad importanti e diversi processi produttivi/amministrativi;
- Elevata complessità dei problemi da affrontare basata su modelli teorici non immediatamente utilizzabili ed elevata ampiezza delle soluzioni possibili;
- Relazioni organizzative interne di natura negoziale e complessa, gestite anche tra unità organizzative diverse da quella di appartenenza, relazioni esterne (con altre istituzioni) di tipo diretto anche con rappresentanza istituzionale. Relazioni con gli utenti di natura diretta, anche complesse, e negoziale.
Fino a quanto stabilito dal d.lgs. 75/2017 all’art. 22 comma 15 si prevedevano dei percorsi di progressioni verticali da realizzare con concorsi interamente riservati agli interni.
Ma cosa è cambiato con il Decreto Reclutamento per le progressioni verticali, anche per il comparto Enti Locali?
Progressioni Verticali Enti Locali: le ultime novità
Come previsto dal d.l. 80/2021 (cosiddetto Decreto Reclutamento) viene prefigurata una procedura comparativa basata sui parametri di seguito riportati:
- valutazione positiva conseguita dal dipendente negli ultimi tre anni in servizio;
- assenza di provvedimenti disciplinari;
- possesso di titoli o competenze professionali ovvero di studio ulteriori rispetto a quelli previsti per l’accesso all’area dall’esterno;
- numero e tipologia degli incarichi rivestiti.
Inoltre sono previsti percorsi di crescita per il personale della Pubblica amministrazione (quindi valido anche per il comparto Funzioni Locali) nell’ambito dei quali sono valorizzate:
- non soltanto le conoscenze tecniche
- ma anche le competenze di carattere trasversale (manageriale, gestionale, ecc.) che il dipendente abbia maturato nel corso della propria attività lavorativa.
Tetto alle progressioni
Inoltre, la riforma prevede l’introduzione di un tetto per le progressioni verticali non rapportato alle assunzioni delle singole categorie, ma al totale di quelle programmate.
Pertanto si adotta il seguente schema:
- le progressioni tra le aree, cosiddette verticali, possono essere attivate nel tetto massimo del 50% dei posti che l’ente programma di coprire, senza il calcolo di tale tetto all’interno delle singole aree o categorie;
- per gli Enti Locali in particolare viene stabilito che ci si debba riferire alle qualifiche diverse.
La riformulazione operata intende esplicitare che la nuova disciplina si applica anche alla progressione tra categorie per il personale delle amministrazioni comprese nel comparto Funzioni locali, ove il personale viene notoriamente articolato in categorie, anziché in aree.
Secondo la norma:
“Fatta salva una riserva di almeno il 50 per cento delle posizioni disponibili destinata all’accesso dall’esterno, le progressioni fra le aree e, negli enti locali, anche fra qualifiche diverse, avvengono tramite procedura comparativa basata sulla valutazione positiva conseguita dal dipendente negli ultimi tre anni in servizio, sull’assenza di provvedimenti disciplinari, sul possesso di titoli o competenze professionali ovvero di studio ulteriori rispetto a quelli previsti per l’accesso all’area dall’esterno, nonche’ sul numero e sulla tipologia degli incarichi rivestiti.”.
Addio vincolo concorsuale: si passa alla procedura comparativa
Infine decade il vincolo concorsuale in favore di una procedura comparativa.
Non esiste più la possibilità di riservare, in sede di concorso, una percentuale di posti ai dipendenti interni all’ente.
Le uniche due possibilità sono quindi:
- per il triennio 2020/2022 un concorso riservato agli interni con procedure che non possono superare il 30 per cento di quelle previste nei piani dei fabbisogni come nuove assunzioni consentite per ciascuna categoria (A, B, B3, C, D) come da art. 22 comma 15 del d.lgs. 75/2017;
- il riscritto art. 52 comma 1-bis del d.lgs. 165/2001 che prevede la più “semplice” procedura comparativa.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it
Interessante. Chiarisce alcuni importanti aspetti relativamente alle modalità di progressione verticale disciplinate dalle due diverse fonti normative.
Per cui con procedura comparativa interna non serve laurea per passaggio da c a d?
No. Quando invece andrà a regime l’art. 52 , occorrerà la laurea.
che vuol dire?
Quindi entro quando verrà attivato l ‘art 52 ?
Grazie
Avendo la laurea, chi è in categoria A può progredire in D, partecipando alla procedura comparativa interna?
Credo di sì perche’ la norma richiede come requisito essere dipendente dell’ente e possedere il titolo di studio per l’accesso dall’esterno. Se il legislatore avesse voluto limitare l’accesso ai dipendenti inquadrati nella categoria immediatamente inferiore lo avrebbe detto.
no, devi cmq avere un’ansianità di almeno 2 anni nella categoria subito inferiore, vale a dire la c
Ma una procedura di progressione verticale ante dl 80/2021 bandita a dicembre 2020 e inserita anche nel fabbisogno 2021 si può completare o si deve annullare e aderire alla nuova procedura dopo averla inserita nel fabbisogno 2022?
Ma se l avviso di procedura comparativa per le progressioni verticali viene pubblicato nel 2022 gli ultimi tre anni da prendere in considerazione a riguardo le valutazione dei dipendenti possono essere 2018 2019 e 2020 non avendo ancora disponibili le valutazioni per l anno 2021?
Nel contratto attuale la procedura comparativa sarà attuata ad aprile. E nella fase transitoria per partecipare alla procedura nn è necessaria la laurea prevista per gi esterni.
Se un dipendente P.A di categoria, B senza diploma, può passare in categoria C?
senza diploma devi ringraziare che sei di Cat. B
fino al 2025 si si può
BUONGIORNO,
IO SONO UNA DIPENDENTE PUBBLICA A TEMPO INDETERMINATO DI CAT. B 3 ED ECONOMICA B6 DA OLTRE 36 ANNI.
LEGGENDO VARI ARTICOLI E VARIER DISPOSIZIONI, IL MIO COMUNE POTREBBE FARMI FARE IL PASSAGGIO DIRETTO ALLA CATEGORIA SUPERIORE, OVVERO A C, MEDIANTE LA PROCEDURA COMPARATIVA? SENZA CONCORSO? HO SENTITO VARI PARERI, MA TT CONTRASTANTI E NESSUNA PRESA DI POSIZIONE CHIARA.
CHIEDO CORTESEMENTE UN PARERE REALE DI QUELLO CHE UN COMUNE PUO’ FARE O POTREBBE VOLERE FARE….
GRAZIE MILLE.
ANNARITA 347 8357901 annarita61@gmail.com
una domanda ho svolto nella stessa amministrazione 2 anni e 6 mesi per poi chiedere una aspettativa per periodo di prova in altra amministrazione, sono poi rientrato nel mio precedente posto di lavoro e ho maturato un altro anno di lavoro nella medesima categoria di appartenenza. La legge dice che si può accedere a concorso per progressioni verticali solo se ha maturato 3 anni consecutivi; La parola “consecutivi” deve interpretarsi come senza soluzione di continuità oppure periodo prestato per la stessa pa escludendo eventuali periodi di aspettativa?
Salve
Sono un dipendente comunale e tenuto conto che a breve l’amministrazione bandirá concorso interno per progressione verticale da categoria B a C ed io essendo x mia scelta un part time verticale al 50%, saró penalizzato rispetto i colleghi full time ?
Grazie
Buonasera a tutti,
bisogna avere 10 anni di esperienza nella p.a per accedere alla comparativa senza laurea per categoria D?
Sì.
ma l’anzianità di servizio valutabile ai fino della progressione verticale fa riferimento al profilio “immediatamente inferiore” a anche a “profili inferiori”?
nell’articolo è riportato il testo del DL (Fatta salva la disponibilità………) prima che venisse pubblicata la Legge di Conversione. Con la pubblicazione della Legge di conversione, il testo è diventato:
Fatta salva una riserva di almeno il 50 per cento delle posizioni disponibili destinata all’accesso dall’esterno, le progressioni fra le aree e, negli enti locali, anche fra qualifiche diverse, avvengono tramite procedura comparativa basata sulla valutazione positiva conseguita dal dipendente negli ultimi tre anni in servizio, sull’assenza di provvedimenti disciplinari, sul possesso di titoli o competenze professionali ovvero di studio ulteriori rispetto a quelli previsti per l’accesso all’area dall’esterno, nonche’ sul numero e sulla tipologia degli incarichi rivestiti.
Grazie per la precisazione, abbiamo subito provveduto a correggere
Cordiali saluti
Redazione lentepubblica.it
forse è da rivedere tutto l’articolo ed i requisiti per la progressione verticale
Vorrei sapere se l’ente nel mio caso specifico (Regione del Veneto) è tenuto a ricorrere alle progressioni verticali oppure ne ha solo facoltà. Inoltre se è tenuto ogni quanto deve procedere alla c.d. comparazione? Grazie.
Salve Anna,
mi chiedevo se ha ricevuto risposta al riguardo del suo quesito.
è lo stesso che avrei posto anche io, dipendente comunale.
grazie
Rosalina
Salve, qualcuno mi sa dire se è possibile bandire un concorso per progressione verticale interna riservato solo al personale part time ed escludere i tempo pieno? A me sembra una cosa illegittima oltreché assurda e iniqua
Buongiorno. Sono dipendente pubblico dal 1982 assunto con concorso pubblico il cui bando prevedeva il possesso di diploma professionale triennale segretario/contabile di azienda inquadato al IV livello divenuto categoria B. Nel corso degli anni, faccio progressioni fino a B6. La progressione verticale a C era sempre riservata ad altri (chiamiamoli giochi politici). Finalmente, visto che la mia situazione era divenuta scandalosa, viene messa finalmente a concorso interno la progressione verticale a C1 della mia figura. (ricordo che fino ad allora era possibile accedere a livello D anche solo con terza media). Arriva il blocco delle progressioni per 10 anni…. Conclusione:… Leggi il resto »
Buongiorno, io sono un ‘educatrice in categoria c , tra poco nel mio comune assumeranno, tramite concorso, educatrici solo con la laurea in categoria d .
Potrò anch ‘io passare in categoria D ,anche se ho solo il diploma, ma ho ho già 16 anni di anzianità di servizio a tempo indeterminato ?
Grazie
Salve, in sede di CCNI è possibile prevedere, alla voce “Esperienza professionale maturata” una anzianità di servizio con differenti punteggi a seconda che sia stata svolta nei ruoli dell’ente o in altra pubblica amministrazione di cui al D.lgs. 165/2001? Grazie
Mi chiedo se si possa fare una selezione per progressioni verticali solo per una categoria lavorativa (ad esempio assistenti amministrativi) e non anche per le altre (ad esempio assistenti tecnici)
Si può tornare indietro nella propria categoria per X motivo…una volta firmato il contratto di verticalizzazione?
buongiorno,io sono una categoria b1 livello 1. lavoro in comune.posso sapere se il pagellino ha valore per la progressione?per tre anni consecutivi ho preso 85 non meritato nemmeno sopratutto quest anno.lavoro in comune dal 2019.sono pure disabile ma con diploma superiore.
un altra domanda per chi mi sa rispondere.essendo categoria protetta percio ho limitazioni,posso decidere anche di rifiutare un trasferimento di ufficio e mansioni richieste dalla mia responsabile se nn esentato da un certificato medico?
gli anni di permanenza nella categoria di appartenenza come vengono valutati ? con assunzione 1/5/2015 ad oggi ho i 10 anni di servizio? (considerando per anno intero il periodo superiore a sei mesi) esiste una norma che regolamenta il calcolo che superati i sei mesi si considera l’anno ?