riscatto-agevolato laurea-2024-costa-di-piuEnnesima stangata per i cittadini dal punto di vista previdenziale: nel 2024 fruire del riscatto agevolato della laurea costa di più rispetto al passato, scopriamo quanto.


L’aumento del costo del riscatto della laurea solleva nuove sfide per chi cerca di gestire la propria pianificazione pensionistica. I giovani e i lavoratori sono chiamati a valutare attentamente le implicazioni finanziarie e ad adottare strategie adeguate per affrontare questa nuova realtà.

La stangata inflazionistica colpisce infatti il riscatto “light”: un balzo del 5% che pesa sulle possibilità di anticipo pensionistico.

Scopriamo dunque quali sono tutte le ultime novità.

Le novità previste a partire da quest’anno

Come abbiamo già riportato in un precendente approfondimento il anche per il 2024 sarà possibile usufruire dell’opzione del riscatto della laurea. Si tratta di uno strumento che permette di uscire prima dal lavoro, incrementando la propria anzianità contributiva. Questa opzione include solamente la durata legale del corso di studi, escludendo gli anni fuori corso.

Si tratta di un’opzione in vigore dal 2019: per accedere al sistema agevolato non ci sono barriere o limiti temporali o di età. L’unica condizione è che, per riscattare periodi di studio antecedenti al 1996, è necessario farsi calcolare tutta la pensione con il metodo contributivo.

Il periodo riscattabile va dal 1° novembre dell’anno di immatricolazione al 31 ottobre dell’ultimo anno di durata legale del corso stesso.

Secondo la legge, c’è la possibilità di riscattare una parte del titolo studio, fino al minimo necessario per raggiungere un determinato requisito contributivo.

Si possono riscattare tutti i diplomi di laurea:

  • Triennale
  • Magistrale;
  • Specialistica;
  • A ciclo unico;
  • Dottorati.

Sono esclusi, invece, i master pubblici o privati.

Nel 2024 il riscatto agevolato della laurea costa di più

Nel 2023 l’onere ammontava a 5,7mila euro per ogni anno di riscatto agevolato: da quest’anno invece si prevede un deciso aumento dei costi.

In particolare, il metodo di riscatto conosciuto come “light,” caratterizzato da un prezzo fisso, sperimenta un aumento sostanziale che lo fa passare adesso da circa 5.776 euro a quasi 6.100 euro annui.

L’imminente aumento dei costi del riscatto della laurea riveste così  un ruolo cruciale nelle prospettive finanziarie di giovani e lavoratori, portando con sé conseguenze significative.

Questo perché l’incremento del costo del riscatto non è semplicemente una variazione numerica; rappresenta una sfida concreta per l’equilibrio finanziario individuale di coloro che aspirano a contare gli anni di studio universitario come anni lavorativi ai fini pensionistici.

Come fare domanda di riscatto di laurea agevolato?

Queste sono le opzioni a disposizione per richiedere il beneficio:

  • accedere al sito dell’INPS tramite SPID, Carta Nazionale dei Servizi oppure carta d’identità elettronica 3.0, seguendo questo percorso di pagine: Prestazioni e servizi > Servizi > Portale riscatti – ricongiunzioni.
  • altrimenti ci si può rivolgere a Patronati e intermediari dell’Istituto o al Contact Center multicanale, chiamando da telefono fisso il numero verde gratuito 803164 o da telefono cellulare il numero a pagamento 06164164.

L’alternativa è il riscatto ordinario della laurea, ma costa anche di più

Il riscatto ordinario costituisce un’alternativa al riscatto agevolato, presentando una variazione dei costi in base al reddito annuo dell’individuo.

Il metodo ordinario del riscatto della laurea si basa sull’ultima retribuzione imponibile del lavoratore, a cui viene applicata una percentuale fissa del 33 per cento. A differenza del riscatto agevolato, il quale presenta un costo fisso, il riscatto ordinario si adatta alla situazione finanziaria specifica dell’individuo, riflettendo più accuratamente la sua ultima retribuzione.

E in “soldoni” questo vuol dire che il riscatto ordinario costa mediamente anche 4-5 volte di più per ogni anno rispetto al riscatto agevolato. 

Inoltre è importante notare che l’incremento dell’assegno pensionistico risultante da questo tipo di riscatto potrebbe essere limitato, poiché il montante contributivo è ridotto e con una media di 20 euro mensili lordi in meno per ogni anno riscattato tramite questo metodo.

 


Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it