Visibilità e risonanza mediatica per il riuscito lancio del razzo, Ariane 6, del 9 luglio scorso: un nuovo trampolino per la conquista dello spazio dell’Europa, ma non mancano le criticità. 


Ma cosa un successo come questo potrebbe rappresentare in termini di valore per ciascuno di noi e cosa potrebbe mai cambiare per il nostro quotidiano?

Sono interrogativi che, probabilmente, saranno in molti a porsi. Ma è più facile comprenderne alcune ragioni con una fotografia ‘storica’ della situazione. La guerra in Ucraina, oltre al peso di morte e distruzione che reca con se, ha rappresentato la chiusura di ogni relazione commerciale e accademica con la Russia determinando, fin dal 2022 la rottura delle relazioni fra l’Agenzia Spaziale Europea e l’agenzia spaziale russa Roscosmos. La conseguente fine dei lanci della navetta russa Soyuz dalla base di Kourou ha costretto l’Europa a lanciare le sue missioni grazie a passaggi da aziende private.

Il piano di conquista dello spazio dell’Europa

Ma cos’è che ha bisogno di ‘lanciare’ in orbita l’Europa? Arianespace, partner del progetto commercializzerà e gestirà il lanciatore Ariane 6 per i clienti istituzionali e commerciali futuri. I lanci sono di satelliti artificiali. Questi vengono lanciati verso est in modo da sfruttare la velocità tangenziale della base di lancio rispetto al centro della Terra dovuta alla rotazione della Terra stessa.

Le strutture ed i componenti dei satelliti variano moltissimo in funzione dei diversi impieghi cui vengono destinati si tratta comunque di apparati complessi che eseguono rilevazioni e tracciamenti. È grazie ad uno di questi satelliti, per semplificare, se potete vedere l’immagine della vostra casa su Google Maps.

Gli elementi generali caratteristici di ogni satellite sono, la presenza di un sistema di rilevazione e di un apparato radiotrasmittente, ovviamente un sistema di alimentazione che serve a dare energia alla struttura e poi un sistema di telecomando a regolazione.

Come funziona, in poche parole? Il sistema di rilevazione di un satellite artificiale comprende tutti gli apparecchi di misura che effettuano i rilevamenti esterni richiesti, per esempio i rilievi video e fotografici, ma anche misurazioni di campi magnetici e radiazioni. Il satellite trasforma questi rilievi in segnali elettrici che attraverso l’apparato radiotrasmittente vengono trasmessi a terra.

Alla luce di ciò, in cosa consistono le principali ‘vittorie’ di Ariane 6?

  • *Importante: aver superato la dipendenza dalla Russia prima e dalle Aziende Private, poi.
  • *Importante che l’Europa abbia riconquistato l’autonomia spaziale, visto che, da ieri sera i paesi membri dell’Agenzia spaziale europea, oltre che le istituzioni dell’Ue, dispongono di un razzo costruito e progettato in Europa capace di portare nello spazio satelliti.
  • *Importante dal punto di vista strategico e di riservatezza delle informazioni veicolate e gestite dai satelliti aver recuperato il completo controllo di tutto il processo in Eu;
  • *Importante: il sistema industriale/economico che si è aggregato intorno al progetto, risultato del lavoro di una squadra industriale di 13 Paesi guidata dall’azienda ArianeGroup. Tra i Paesi più centrali per il progetto ai primi posti Francia, Germania e Italia.
  • *Importante: Non essere rimasti esclusi da tutto un settore/comparto di ricerca e sviluppo che può dare risposte a tante attività anche sulla terraferma e che potrebbe rappresentare un plus per attirare economie ed investitori.

Le criticità

Purtroppo non è stato tutto perfetto. Sconfitta parziale è rappresentata dalla voce costi. Dal punto di vista commerciale Ariane 6 nasce con l’idea di costruire un’alternativa più economica e direttamente gestita al Falcon 9 di SpaceX, azienda privata che aveva fornito gli ultimi lanci, ma i dati ci dicono che il risultato è costato quasi due volte di più.  Nonostante la non economicità, le fonti ufficiali hanno fatto sapere in un comunicato, che il successo c’è stato in termini di appeal e attrattiva.

A questo proposito, per l’Ariane 6 sono stati già programmati 25 lanci, gestiti da Arianespace. Oltre a missioni commerciali, in agenda ci sono alcune importanti missioni scientifiche come quella di Plato, acronimo di PLAnetary Transits and Oscillations of stars, PLATO, definito affettuosamente dagli scienziati ‘il cacciatore di pianeti’ è una sorta di mega telescopio spaziale in corso di progettazione da parte dell’ESA, Agenzia Spaziale Europea, per lo studio dei pianeti esterni al Sistema Solare, cioè il nostro sistema di riferimento.

Grazie alle avanzate strumentazioni di bordo PLATO, sarà in grado di determinare raggio, massa e densità dei vari pianeti che scoverà. Lancio previsto nel 2026.


Fonte: articolo di Rossella Angius