saldo-imu-tasi-2019-scadenzaL’appuntamento è alle porte: saranno versati ben 10,3 miliardi per un totale annuo di 20,5, secondo il Rapporto Imu/Tasi 2019, elaborato dal Servizio Politiche Territoriali della Uil.


Saldo IMU TASI 2019: la scadenza è imminente. Oltre 25 milioni di proprietari di immobili diversi dall’abitazione principale, il 41% sono lavoratori dipendenti e pensionati, dovranno presentarsi alla “cassa” per l’IMU/TASI.

Il costo medio complessivo dell’IMU/TASI su una seconda casa, ubicata in un capoluogo di provincia – spiega Ivana Veronese, Segretaria Confederale UIL – sarà di 1.070 euro (535 euro da versare con la rata di dicembre) con punte di oltre 2 mila euro nelle grandi città.

Prendendo in considerazione i costi dell’IMU/TASI sulle prime case cosiddette di lusso (abitazionisignorili, ville e castelli),sempre ubicate in un capoluogo di provincia, il costo medio sarà di 2.610 euro annui (1.305 euro perilsaldo di dicembre), con punte di oltre 6 mila euro.

Chi possiede una seconda pertinenza dell’abitazione principale della stessa categoria catastale (cantine, garage, posti auto, tettoie) verserà l’IMU/TASI con l’aliquota delle seconde case, con un costo medio annuo di 56 euro (28 euro a saldo), con punte di 110 euro annui.

Saldo IMU TASI 2019: scadenza

Le scadenze di IMU e TASI sono regolamentate dalla normativa di riferimento (IMU: Articolo 9, comma 3, del decreto legislativo 14 marzo 2011, n. 23 – TASI: Articolo 1, comma 688, legge 147/2013).

Per quest’anno la scadenza del saldo residuo di IMU e TASI è lunedì 16 Dicembre.

Ovviamente stiamo parlando della seconda rata dell’IMU TASI, visto che l’acconto è stato già versato nella prima scadenza di Giugno.

Pertanto manca meno di una settimana, solo qualche giorno, per mettersi in regola con l’adempimento.

Dovranno pagare, come già anticipato:

  • tutti i proprietari di immobili ubicati sul territorio italiano
  • tutti coloro che risultano essere titolari di diritti reali di godimento su beni immobili

Diverso è il discorso per i soggetti tenuti a pagare la Tasi, che è dovuta da chiunque possieda o detenga a qualsiasi titolo unità immobiliari.

Ci sono però dei casi in cui sono previste dell’esenzioni dall’obbligo di pagamento e la più importante è sicuramente quella prevista per l’abitazione principale: non si pagano l’Imu e la Tasi sulla prima casa, e l’esenzione dell’imposta comunale è prevista anche sui terreni agricoli che sono situati nelle aree montane.

Infine, prima di effettuare il versamento, è comunque consigliabile verificare sul sito del Ministero dell’Economia o del proprio Comune se sono state apportate modifiche alle aliquote e, in generale, ai regolamenti.

La media dell’aliquota applicata per le seconde case tra IMU e TASI ammonta al 10,4 per mille. In molti Comuni (480 municipi di cui 18 città capoluogo di provincia) è in vigore “l’addizionale TASI”, fino a un massimo dello 0,8 per mille, introdotta per finanziare negli scorsi anni le detrazioni per le abitazioni principali, così da portare in questi Comuni l’aliquota fino all’11,4 per mille.

A questo link il testo completo del rapporto dell’UIL.