Ecco il testo dell’audizione dell’UPI – Unione Province d’Italia in audizione alla Camera in merito alla Manovra di Bilancio 2023.
“Il Disegno di Legge di Bilancio contiene poche e parziali misure a favore delle Province. I 50 milioni di contributo straordinario contro il caro bollette per il 2023 basteranno appena per il primo trimestre: serve un impegno di Governo e al Parlamento a procedere con un costante monitoraggio di questa spesa, così da prevedere l’ulteriore finanziamento che si renderà necessario” .
Lo ha detto il rappresentante dell’Unione delle Province d’Italia Luca Menesini, Presidente della Provincia di Lucca in audizione alla Commissione Bilancio della Camera sulla manovra economica 2023.
Manovra di bilancio 2023: l’UPI in audizione alla Camera
“Quello che però manca totalmente – ha proseguito Menesini – sono interventi strutturali per mettere in sicurezza i bilanci delle Province. La situazione di parte corrente delle Province è di assoluta criticità. Il gap tra le entrate proprie delle Province il loro fabbisogno standard e il contributo alla finanza pubblica, come certificato dalla Commissione Tecnica per i Fabbisogni Standard ammonta ad 842 milioni di euro. Le entrate tributarie continuano a crollare e nel 2022 registreremo un calo di almeno 221 milioni rispetto al 2021, andamento che si consolida a fine esercizio 2022. Questo vuol dire che non saremo in grado di assicurare i servizi essenziali e che non avremo l’equilibrio finanziario necessario per procedere con il Piano di investimenti per l’ edilizia scolastica delle scuole superiori e per la viabilità delle strade e dei ponti di competenza delle Province“.
Le proposte priotarie delle Province
Menesini ha quindi illustrato le proposte prioritarie delle Province, a partire dall’anticipazione al triennio 2023/25 dell’assegnazione di 438 milioni, quota di risorse già prevista a favore delle Province dalla legge di bilancio 2021 per il periodo 2023-2031, in modo da ridurre, anche se solo parzialmente, lo squilibrio sui fabbisogni standard.
Le Province chiedono poi di garantire il ristoro delle minori entrate tributarie per gli anni 2023/2024, per assicurare le stesse risorse tributarie di parte corrente del 2021 con un fondo di 200 milioni.
“Se davvero, come è chiaro dalle intenzioni di Governo e maggioranza parlamentare, si intende restituire alle Province un ruolo centrale – ha aggiunto Menesini – in questa Legge di Bilancio servono gli strumenti per assicurare stabilità finanziaria e una organizzazione efficiente. Per questo chiediamo anche di prevedere un piano di assunzioni straordinario da destinare al rafforzamento delle strutture tecniche progettisti, specialisti in tutte le fasi di appalto, operatori finanziari e della transizione digitale.
“Queste proposte – ha concluso Menesini – servono a proiettare le Province verso un nuovo modello istituzionale che inizia a consolidarsi finanziariamente e organizzativamente. Se il Parlamento saprà tradurle in norme legislative si avvierà concretamente la nuova fase di costruzione della “nuova” Provincia“.
Fonte: UPI - Unione Province d'Italia