entrate tributarie, direzioni regionaliI dati pubblicati dal ministero dell’Economia e delle Finanze testimoniano una sostanziale invarianza degli incassi erariali rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

 

Sostanziale stabilità per le entrate tributarie nel corso dei primi tre mesi del 2015, con incassi che ammontano complessivamente a 88.536 milioni di euro, in pratica lo 0,1% in meno rispetto all’intervallo gennaio-marzo 2014. Di segno opposto il gettito derivante dalle attività di accertamento e controllo che, portando in cassa 385 milioni in più, fanno segnare un incremento del 22,7 per cento.

 

In aumento del 2,5% le imposte dirette, che raggiungono quota 50.244 milioni di euro.

 

Positivo l’andamento dell’Irpef (+0,4%), in particolare delle ritenute sui redditi dei dipendenti del settore privato (+2,6%) e dei lavoratori autonomi (+1,2%); in flessione, invece, le ritenute riguardanti il settore pubblico (-2,2%), a causa del meccanismo del bonus degli 80 euro, la cui regolazione contabile, nel pubblico impiego, avviene l’anno successivo a quello di attribuzione.

 

In calo percentualmente rilevante l’Ires (-35,7%); il dato, tuttavia, considerato che il primo trimestre dell’anno non è periodo di versamenti per le società, non è rappresentativo di una tendenza.

 

Da sottolineare, infine, le brillanti “performance” dell’imposta sostitutiva sui redditi da capitale e sulle plusvalenze (+61,8%) e di quella sul valore dell’attivo dei fondi pensione (+92,1%).

 

In diminuzione il gettito derivante dalle imposte indirette (38.292 milioni, pari a -3,3%), a cominciare dall’Iva che ha avuto una flessione del 2,4%, dovuta – spiega la nota ministeriale – all’introduzione del meccanismo dello split payment: infatti, il gettito relativo agli acquisti effettuati dalla Pubblica amministrazione nel primo trimestre 2015 confluirà nelle casse erariali solo a partire dal mese di aprile. Pertanto, si può ritenere che, a conti fatti, il gettito Iva di gennaio-marzo risulti sostanzialmente in linea con quello registrato nello stesso periodo dello scorso anno.

 

Tra le altre imposte indirette, segno positivo per l’imposta di bollo (+12,1%), mentre sono in calo le accise sugli oli minerali (-6,7%) e sul metano (-38,1%). Segno positivo (+3%), infine, per le entrate derivanti dai giochi.