Gestione Fondi UE, gli Enti Locali sono a rischio esclusione dai programmi d’investimento?
Fondi Ue: enti locali, rischio essere esclusi dalla gestione.
“La semplificazione della politica di coesione europea, che resta di cruciale importanza, non deve portare a una sua centralizzazione nelle mani dei governi nazionali. Gli enti locali e regionali devono essere inclusi nella definizione e nella gestione dei programmi d’investimento”.
È l’appello rivolto agli stati membri dall’Alleanza europea della coesione, che sotto il coordinamento del Comitato Ue delle Regioni e delle principali associazioni di enti territoriali europei ha già raccolto oltre 8.300 adesioni individuali, 119 dalle regioni e 109 da città e Paesi. La presa di posizione dell’Alleanza arriva in vista della riunione dei ministri europei responsabili per gli affari Ue in programma per il 30 novembre, che avrà al centro proprio la riforma della politica di coesione dopo il 2020.
“Gli sforzi del Consiglio per semplificare le regole ora rischiano di minare ulteriormente il coinvolgimento degli enti locali cancellando o indebolendo le disposizioni sulla governance multilivello e sul principio di partnership fra Stato e governi territoriali”, avverte l’Alleanza in una nota. La politica di coesione vale 461 miliardi fra il 2014 e il 2020, un terzo di tutto il bilancio Ue.
Gestione dei Fondi UE
I fondi messi a disposizione dall’Unione Europea sono di due tipi:
- fondi settoriali o a gestione diretta
- fondi a gestione indiretta o fondi strutturali.
Fondi settoriali
I fondi settoriali o a gestione diretta hanno l’obiettivo di supportare la definizione e l’implementazione di politiche comuni in settori strategici, quali, a titolo d’esempio, la ricerca e l’innovazione tecnologica, l’ambiente, l’imprenditorialità, l’apprendimento permanente lungo tutto l’arco della vita. Tra i principali destinatari dei fondi settoriali rientrano le amministrazioni e aziende pubbliche europee insieme a imprese private, università e centri di ricerca.
Fondi Strutturali
I fondi strutturali (Fondo europeo di sviluppo regionale – FESR, Fondo sociale europeo – FSE e Fondi di Coesione) sono, invece, programmati ed erogati direttamente dai governi nazionali e regionali dei paesi membri; mentre i fondi a gestione diretta sono programmati ed erogati da parte delle direzioni generali della Commissione Europea.
I fondi strutturali hanno come obiettivo quello di contribuire alla riduzione del divario esistente tra gli Stati membri e supportare il loro sviluppo economico e sociale (attraverso il finanziamento delle infrastrutture, degli aiuti alle imprese, specie nel settore dell’innovazione tecnologica, e delle politiche sociali di inserimento lavorativo, occupabilità, adattabilità e pari opportunità).