ticket-sanitario-in-base-al-redditoIl Governo si prepara a lanciare una misura che potrebbe risultare molto ben gradita ai cittadini: il Ticket Sanitario in base al reddito.


Ticket Sanitario in base al reddito.

Il neo ministro della Salute Roberto Speranza ha spiegato in che modo cambierà la tassa sanitaria:

“Di fronte a un ticket sanitario non conta quanti soldi hai e non conta se sei un miliardario o una persona in difficoltà economica. Infatti, al di là delle soglie di esenzione, si paga sempre la stessa cosa. Ma chi ha di più deve pagare di più e chi ha di meno deve pagare di meno”.

Ma di cosa si tratta nello specifico?

Ticket Sanitario in base al reddito

La novità, insieme all’abolizione del superticket da 10 euro per prestazioni ambulatoriali e specialistiche, è contenuta nella prima bozza di ddl sul riordino in materia che prevede anche un importo limite massimo di spesa nell’anno, al raggiungimento del quale cesserà l’obbligo dell’assistito di partecipare alla spesa sanitaria.

Saranno quindi le condizioni economiche reddituali a determinare il costo dei ticket, con l’obiettivo di rendere il sistema più omogeneo ed equo.

Sono previsti, come anticipato sopra, tetti massimi annuali, superati i quali non ci si dovrà più pagare nulla. Per stabilire il costo del ticket, verranno presi in considerazione anche altri fattori, come la presenza di malattie croniche, invalidanti o rare.

L’attuale sistema di compartecipazione dei cittadini alla spesa sanitaria, “prevedendo l’importo fisso per tutti i cittadini, crea evidenti disparità di accesso al servizio sanitario nazionale in relazione alle capacità di reddito dei singoli cittadini”.

Al momento gli esenti sono solo coloro che guadagnano meno di 36mila euro l’anno – e hanno più di 65 anni e meno di 6 – e le persone con una patologia cronica o comunque grave.