revisione-auto-2019La revisione auto è obbligatoria per tutti i veicoli. Le novità del 2019 e come funziona il certificato di revisione, una guida completa.


Il Codice della Strada prevede che i veicoli a motore circolanti siano tenuti in condizioni di massima efficienza, in modo da garantire le condizioni di sicurezza, silenziosità e rispetto dei limiti di emissione dei gas di scarico secondo la legge.

 

La revisione può essere effettuata presso un Ufficio della Motorizzazione Civile (UMC) o presso le officine autorizzate dal Ministero dei Trasporti.

 

Il costo della revisione varia in relazione alla struttura presso la quale viene effettuata.

 

La revisione ha diverse scadenze in base al tipo di veicolo. Quella a cadenza annuale è prevista per gli autoveicoli e rimorchi con massa massima complessiva superiore 3,5 t, indipendentemente dalla loro destinazione d’uso, per i taxi, autoveicoli adibiti al servizio di noleggio con conducente, autobus e autoambulanze.

 

La revisione straordinaria è di tipo parziale e può essere ordinata dall’Ufficio Dipartimento Trasporti Terrestri a seguito del coinvolgimento del veicolo in un incidente stradale, nel caso in cui questo riporti danni che possono interessare i dispositivi di sicurezza. La segnalazione viene fatta dall’organo di Polizia che ha effettuato gli accertamenti sul luogo dell’incidente.

 

I motoveicoli e gli autoveicoli d’epoca e di interesse storico e collezionistico rientrano nella categoria dei veicoli atipici, la cui revisione ha cadenza biennale.

 

Cosa succede in caso di esito negativo alla revisione? Ci sono due possibilità: se viene indicato il termine “ripetere”, si dovranno eseguire le opportune riparazioni degli impianti indicati come non efficienti, ed effettuare una nuova revisione entro un mese.

 

Se viene indicato il termine “sospeso”, l’etichetta riporterà i codici relativi agli impianti inefficienti e, effettuate le opportune riparazioni, si potrà procedere ad un nuova revisione, presentando una nuova domanda con pagamento della relativa tariffa.

 

Il certificato di revisionerevisione-auto-2019-macchina-epoca

 

Il certificato di revisione è reso obbligatorio dal dm 214/2017.

 

Come visto, la revisione è un vero e proprio checkup dell’auto previsto dalla Motorizzazione Civile, attraverso il quale si può essere in grado di stabilire in tutta sicurezza che i parametri, siano a norma di legge. Differisce dal tagliando che è invece un controllo atto ad esaminare lo stato di usura di ogni parte meccanica dell’autoveicolo.

 

Tutte le vetture devono essere sottoposte alla prima revisione trascorsi 4 anni dall’immatricolazione, successivamente invece ogni 2 anni.

 

La revisione auto va a controllare:

 

  • tutto l’impianto frenante;
  • sterzo;
  • vetri, specchietti, lavavetri;
  • impianto elettrico;
  • telaio carrozzeria, porte, serrature, serbatoio;
  • rumori, gas di scarico inquinanti;
  • identificazione del veicolo tramite targa e telaio;
  • clacson, cinture di sicurezza anteriori e posteriori.

 

Il certificato di revisione deve contenere dati obbligatori standard per tutti i Paesi dell’Ue:

 

  • numero di identificazione del veicolo,
  • targa e simbolo dello Stato di immatricolazione,
  • luogo e data di revisione,
  • lettura del contachilometri,
  • categoria del veicolo,
  • carenze individuate e livello di gravità,
  • risultato del controllo tecnico,
  • data del successivo controllo tecnico,
  • nome dell’officina che ha effettuato i controlli.

 

revisione-auto-2019-macchinaLe novità per il 2019

 

Nel 2019, in adeguamento alla direttiva europea 45 del 2014, normativa che mira soprattutto a tutelare maggiormente i consumatori che sono intenzione ad acquistare un veicolo usato, va a modificarsi il certificato di revisione. Quali sono le novità che diventeranno effettive dal 31 maggio prossimo?

 

Gli elementi del nuovo certificato di revisione sono: numero identificativo, categoria e targa della vettura, e dati tecnici vari. La targa dovrà includere anche la lettera che permette di trovare il corrispondente paese dell’Ue in cui è stata effettuata l’immatricolazione del veicolo.

 

Devono essere annotati tutti i dati della revisione, dal filtro dell’olio al conteggio dei chilometri. Il nome dell’azienda o officina che ha portato a termine la procedura di revisione, così come dovrà essere indicata anche la data di scadenza da rispettare, entro la quale sarà necessario rifarla.

 

Il Ministero dei Trasporti, ottenuto il certificato di revisione, farà da tramite nel trasferire i dati alla Motorizzazione.

 

Lo scopo di questo nuovo certificato è soprattutto cercare di ridurre il più possibile il numero di frodi che spesso vengono organizzate in merito alle compravendite di auto usate. Grazie a questo nuovo documento i chilometri dovranno essere riportati e si potranno ritrovare anche sul “Documento Unico”, da consultare anche sul Portale dell’Automobilista, selezionando il tipo di veicolo e numero di targa da controllare.

 

Nel 2019 il bollino blu resta ancora obbligatorio per tutti i veicoli a benzina, diesel, gas e metano sia per le auto che per le moto. Il pagamento di quest’ultimo attesta che il veicolo a seguito del controllo dei gas di scarico risulta in regola con i limiti concessi dalla normativa vigente riguardo alla legge sulle emissioni inquinanti.

 

Per le auto e per le moto va effettuato alla scadenza della revisione periodica, quindi il controllo andrà fatto ogni 2 anni per veicoli più vecchi di 4 anni. Per le auto nuove il bollino blu andrà effettuato 4 anni dopo la prima immatricolazione e successivamente ogni 2 anni. Il bollino blu è compreso nei costi della revisione periodica obbligatoria e può essere effettuata nei centri di revisione auto autorizzati, dalle officine ACI e quelle della Motorizzazione Civile.