portale-informativo-pensioneL’età pensionabile è un argomento sempre al centro del dibattito politico corrente. A partire dalle critiche scaturite dalle conseguenze, magari in-intenzionali, venute fuori con la legge partorita dal governo Monti, sotto il nome della Fornero, fino alle critiche inerenti il fatto che per smontare questa legge il nuovo governo attuerà delle politiche economiche discutibili.


 

Tutto ciò non trova ancora una soluzione materiale ben voluta ed accettata dagli apparati burocratici (nazionali ed internazionali), dai partiti politici, e dai diretti interessati, ossia i lavoratori che desiderano passare una buona vita una volta diventati nonni.

Noi ci discosteremo da commenti critici e vi presenteremo il portale informativo sulla pensione che più di tutti ci aiuterà a capire il sistema pensionistico in vigore: www.calcolo-pensione.com.

 

Calcolare la propria pensione

 

Tra i requisiti necessari per calcolare la propria pensione spiccano su tutti i requisiti inerenti i contributi, necessari per meritare il sussidio, ed i requisiti INPS, altrettanto importante per accedere al diritto della pensione di vecchiaia.

 

Che i lavoratori siano privati, titolari di aziende, dipendenti o lavoratori autonomi, questo non fugge dalle due istanze precedentemente illustrate necessarie al calcolo della propria pensione ed al relativo conseguimento di essa.

 

Misurare la differenza sostanziale di capitale tra il periodo lavorativo e quello pensionistico, così come la proiezione quantitativa della tua pensione pubblica, questo considerando sempre il tutto sulla base della legislazione vigente, è un atto non solo di prudenza, ma anche progettuale.

 

Benché le stime che ne conseguiranno sono comunque sottoposte a delle ipotesi. Le ipotesi basilari per il calcolo della pensione sono dei parametri che possono mutare nel tempo assumendo diversi valori che al giorno d’oggi non sono prevedibili e potranno dunque rendere non attendibili i risultati conseguiti al calcolo della pensione. Ricordiamo inoltre che sia l’importo del reddito da lavoro dell’anno in corso, così come l’importo dei futuri redditi dell’attesa pensione, vengono considerati al netto di contributi o tasse.

 

I risultati stimati sono commisurabili in maniera diretta al valore del denaro, al suo potere d’acquisto. Dato che questi risultati saranno depurati dall’inflazione.

 

Le summenzionate ipotesi necessarie a fare in modo che il calcolo non si ritrovi inattendibile sono ad esempio la crescita del PIL (prodotto interno lordo) dove per gli anni a seguire è stimata una crescita reale del 1,5%; l’inflazione: dove per gli anni a venire si punta a mantenere l’inflazione intorno al 2%.

 

L’allungamento della speranza di vita inoltre funge da motivo per attuare politiche che mandino in pensione lavoratori ancora più in là con l’età.

 

Entità della pensione

 

La proiezione dell’entità della pensione al netto di tasse la si può ricavare molto facilmente sul web: la piattaforma Irpef.com così come quelle che fanno capo a Repubblica ed Il Sole 24 ore sembrano essere le più efficaci, affidabili, ed aggiornate.

 

Tenendo sempre conto della legislazione vigente in tal periodo. Inoltre queste piattaforme forniscono la percentuale rispetto all’ultimo stipendio netto della propria, futura, pensione netta.

 

Compiuta l’età pensionabile, presentando la domanda nei tempi opportuni, si può riscuotere, partendo dal primo giorno del mese successivo al giorno del compimento dell’età pensionabile.

 

I dati necessari per compilare la domanda oltre a quelli strettamente personali (nome, cognome, data di nascita ecc..) sono: la data in cui si è fatta l’iscrizione alla previdenza obbligatoria, il codice di avviamento postale, il reddito.