Sembra gli amanti della scampagnata per Pasquetta 2025 potrebbero avere delle belle sorprese dal clima, che è previsto soleggiato un po’ in tutta Italia: potrebbe però esserci qualche ‘brutta’ sorpresa rispetto a divieti e pericolo di multe che ci impedisca di fare barbecue e grigliate all’aria aperta.


Anche se non esiste alcuna legge che si occupa in modo specifico di regolamentare barbecue e grigliate, né ovviamente c’è alcun divieto che possa riferirsi al giorno di Pasquetta, è bene fare scelte attente e non scontrarsi con normative che possano interessare indirettamente le azioni necessarie per organizzare barbecue e grigliate.

Pasquetta 2025, vademecum per barbecue e grigliate

Per non farsi rovinare la festa sarà necessario tenere conto dei possibili divieti a barbecue e grigliate, dove fumi e fiamme possono creare disagi e pericoli, facendo rischiare multe salate ai contravventori.

Le ordinanze degli Enti Locali

Parliamo delle ordinanze degli Enti Locali inerenti l’accensione di fuochi all’aperto, le norme del Codice civile sulle immissioni tra vicini ed il regolamento condominiale. Queste ultime possono imporre veri e propri divieti di accendere fuochi sul territorio e multe, anche salate, per i trasgressori a tutela dell’ambiente.

Vanno tenuti sotto controllo le emissioni di fumo, l’odore, la fuliggine, provocata dall’uso del barbecue che sono catalogati come vere e proprie immissioni che, se fastidiose, possono essere oggetto di un risarcimento danni per il disturbo arrecato.

Per valutare la portata di queste immissioni si fa riferimento al concetto di normale tollerabilità, considerando che non esistono strumenti tecnici appositi per rilevare i fumi del barbecue e compararli con parametri standard, bisogna stare nelle regole della rispettosa attenzione agli spazi altrui e al fastidio che si può arrecare ai vicini di casa.

Quest’anno meno severità?

Rispetto agli anni precedenti gli enti locali sembrano, quest’anno, essere stati meno severi sull’argomento, nel complesso, complici le piogge di questo inizio settimana, sembrano non esserci urgenze dal punto di vista ambientale che fanno pensare a divieti particolari nel periodo pasquale.

Ciò non toglie, tuttavia, che bisogna tenere alcuni accorgimenti, e soprattutto verificare prescrizioni e divieti delle proprie Città ed anche delle proprie Regioni, che in alcune località sono gli Enti di riferimento per aree verdi e zone demaniali. Allo stato attuale non vi è notizia di divieti importanti in questo 2025, bisogna segnalare la possibilità di impedire barbecue e grigliate su balconi e terrazzi da parte delle ordinanze comunali.

A Bologna, ad esempio, il divieto di combustioni all’aperto è terminato il 31 marzo 2025 e non dovrebbero esser state attivate misure emergenziali. A Roma, fra le varie città italiane, è di solito molto attenta e vieta le grigliate casalinghe, tutto l’anno senza limiti stagionali specifici, a chi non dispone di una canna fumaria adeguata.

Fra le varie Regioni italiane che hanno posto divieti a barbecue e grigliate negli anni precedenti spiccava l’Emilia-Romagna, che aveva sino all’anno scorso una lunga lista di Comuni in cui erano vietate le combustioni all’aperto di qualsiasi genere, in ottemperanza al Piano regionale contro lo smog.

Ad oggi, però, la maggior parte dei divieti attualmente in vigore non esclude i barbecue o comunque li ammette nelle occasioni tradizionali di festa, mentre alcune limitazioni erano valide soltanto sino al 31 marzo 2025.

La Pasquetta 2025 cade il 21 aprile, quindi non ci si dovrà preoccupare affatto di multe e autorizzazioni, salvo misure emergenziali improvvise.

Regolamenti comunali sempre a portata di mano

Consultare i regolamenti comunali deve essere una tappa obbligatoria prima di organizzare il barbecue di Pasquetta, non solo per evitare le multe ma anche per ragioni di sicurezza legate al pericolo incendi. In ogni caso, anche laddove non esistano specifici divieti, è opportuno fare attenzione a non infastidire i vicini di casa. Si segnala che di norma i regolamenti non vietano di fare il barbecue, bensì invitano all’adozione di misure di sicurezza idonee e al rispetto di distanze specifiche dal bosco.

Scelta dell’eventuale area

Per non incorrere in sanzioni, bisogna consultare le normative locali prima di effettuare la scelta dell’area, facendo attenzione che non vi ricadere divieti per motivi paesaggistici o similari anche avere cura di riordinare e non lasciare rifiuti nelle aree pubbliche. Scegliere aree attrezzate o appositamente adibite dovrebbe liberare da molte preoccupazioni in merito. La normativa antinquinamento riguardante i barbecue è decisamente limitata, ma non si tratta dell’unico interesse legale rispetto a barbecue e grigliate. Questi ultimi, infatti, possono essere vietati anche dai regolamenti condominiali o comunali.

E se rimaniamo a casa?

Se invece decidessimo di rimanere a casa, appunto, bisogna considerare che la presenza di un regolamento condominiale può limitare moltissimo questo tipo di azioni, vediamo allora quando è possibile grigliare sul balcone in condominio. Chi abita in una casa indipendente è sicuramente molto più libero ed ha l’unica accortezza da mantenere rispetto alle altre abitazioni vicine, per non disturbare altre persone. In un condominio, a maggior ragione, il rischio di infastidire gli altri con fumi e rumori è molto alto, seppure di norma grigliare sul balcone in condominio è consentito, purché non si ecceda danneggiando la quiete dei vicini di casa.

A questo proposito il riferimento normativo è all’articolo 844 del Codice civile, che stabilisce come non possano essere impedite le immissioni e i rumori provenienti dal fondo vicino, purché non si superi la soglia di normale tollerabilità. Anche in questo caso bisogna utilizzare il buonsenso, facendo appello al senso civico dei vicini di casa, invitandoli a trovare delle soluzioni compromissorie efficaci per tutti.

Eventuali multe

Una certa quantità di immissioni nell’aria di fumo, odori e i rumori di una grigliata, risultano essere del tutto normali e tollerabili e fa parte dell’utilizzo dell’abitazione. Nell’ipotesi peggiore, se la semplice grigliata sul balcone assume le proporzioni di una festa di quartiere, potrebbe scattare il reato di disturbo alla quiete pubblica, punito con l’arresto fino 3 mesi o l’ammenda fino a 309 euro. La denuncia può avvenire soltanto quando le immissioni arrecano pregiudizio a una grande o indeterminata quantità di persone.

Anche con il rispetto della misura imposta dal Codice civile, in alcuni casi, grigliare sul balcone potrebbe essere vietato e comportare per i trasgressori il pagamento di multe non banali. In particolare, tanto il regolamento condominiale quanto le ordinanze comunali possono prevedere delle proibizioni specifiche e più restrittive. Divieti che, di norma, si trovano inseriti in ordinanze contro l’inquinamento ambientale e la salute pubblica. Infine, spetta all’inquilino in affitto il compito di verificare il contratto di locazione per un eventuale divieto, che, come per il regolamento condominiale, deve essere specifico e inequivocabile per avere validità.