Il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste ha rilasciato l’elenco 2024 degli alberi monumentali d’Italia: ecco i dettagli.
Gli alberi monumentali sono esemplari arborei che possiedono caratteristiche uniche in termini di dimensioni, età, importanza storica, culturale o paesaggistica, e valore ecologico. Questi alberi, a volte secolari o addirittura millenari, sono ritenuti veri “monumenti viventi” e rappresentano un patrimonio naturale e culturale da proteggere.
Normativa
Secondo la legislazione italiana, un albero può essere considerato monumentale se presenta almeno uno dei seguenti criteri:
- Valore biologico e ecologico: esemplari che svolgono un ruolo essenziale nell’ecosistema, offrendo rifugio e nutrimento a molte specie animali e vegetali.
- Rarità botanica: alberi particolarmente rari o appartenenti a specie poco comuni in una determinata area geografica.
- Importanza storica o culturale: alberi legati a eventi storici, tradizioni o simboli per una comunità locale.
- Dimensioni eccezionali: esemplari che si distinguono per dimensioni straordinarie, come altezza, ampiezza della chioma o circonferenza del tronco.
In Italia, la tutela degli alberi monumentali è regolamentata dalla legge, con un elenco ufficiale che viene aggiornato periodicamente dal Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste (Masaf) per monitorarne lo stato di salute e garantirne la conservazione. La protezione legale implica il divieto di abbattimento o danneggiamento, salvo eccezioni per cause di forza maggiore, come il rischio di crollo o malattie irreversibili.
Aggiornato l’elenco 2024 degli alberi monumentali d’Italia
L’Elenco 2024 degli Alberi Monumentali d’Italia include 404 nuovi esemplari che si aggiungono ai “giganti verdi” del Paese, raggiungendo un totale di 4.655 alberi protetti e valorizzati. Sono stati anche esclusi 37 esemplari, a causa di morte naturale, abbattimenti inevitabili o problemi di salute che ne hanno compromesso stabilità e longevità.
Questi alberi monumentali, unici per importanza ecologica e culturale, rappresentano veri e propri tesori ambientali: alcuni di essi possiedono un grande valore storico, mentre altri ospitano specie animali nel loro habitat o si distinguono per la rarità botanica e l’imponente bellezza. La roverella e il faggio sono le specie più presenti nell’elenco, con rispettivamente 614 e 243 esemplari censiti.
In Italia, le regioni con il maggior numero di alberi monumentali sono il Friuli-Venezia Giulia, che ne conta 511, seguita da Lombardia (431) e Sardegna (426). A livello comunale, Napoli detiene il record con 53 alberi monumentali, seguita da Caserta con 51 e dai comuni di Trieste e Priverno, entrambi con 48.
I dettagli della catalogazione
Tra le novità del 2024, spiccano alcuni esemplari straordinari per la loro età, la storia e l’unicità botanica. Nel comune di Grosio, in provincia di Sondrio, un castagno millenario si distingue per i suoi circa 900 anni di vita e l’elevato valore ecologico. A Portici, presso l’Orto Botanico della storica Reggia Borbonica, cresce un raro esemplare di balga, una pianta australiana nota per la lentezza della sua crescita e per l’età superiore ai due secoli. In Sardegna, il maestoso olivastro di Castelsardo offre riparo sotto la sua ampia chioma a circa 200 persone, mentre il leccio di Bagno a Ripoli, nel Fiorentino, si distingue per la sua eleganza e il portamento slanciato.
L’elaborazione dell’elenco degli alberi monumentali è il risultato di un vasto lavoro di catalogazione e monitoraggio svolto dalla Direzione Generale delle Foreste del Masaf, in collaborazione con i Corpi e Servizi forestali regionali e delle Province autonome, oltre al contributo diretto dei Comuni. Questa rete di coordinamento, che coinvolge enti locali e regionali, contribuisce a preservare un patrimonio naturale di grande valore, promuovendo la conservazione e la valorizzazione di queste vere e proprie meraviglie della natura italiana.