bonus gite scolastiche 31 maggio 2024Il 31 maggio 2024 sarà l’ultimo giorno disponibile per richiedere il Bonus gite scolastiche: ecco come fare.


Il Bonus gite scolastiche nasce per aiutare gli studenti in difficoltà a partecipare ai viaggi d’istruzione e alle uscite didattiche a scuola.

Sono sempre di più, infatti, gli studenti costretti a non aderire alle gite scolastiche e ai viaggi d’istruzione a causa delle condizioni economiche.

Possono richiedere l’agevolazione tutti gli studenti delle scuole statali secondarie di secondo grado, appartenenti a nuclei familiari con indicatore Isee inferiore ai 15’000 euro.

Per poterne usufruire, ci sarà tempo fino alla fine di maggio. Ecco come richiedere il Bonus.

Bonus gite scolastiche 31 maggio 2024: ecco cosa sapere

Nel mese di marzo, il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha apportato alcune modifiche al Bonus gite scolastiche, alzando da 5000 a 15’000 euro il limite Isee per poterlo richiedere. In questo modo, ha allargato la platea dei beneficiari.

Ricordiamo, inoltre, che il Bonus sarà riconosciuto fino ad esaurimento delle risorse disponibili, tenendo conto dell’ordine cronologico di presentazione della domanda.
Per richiedere il contributo, basterà accedere alla Piattaforma Unica “Famiglie e studenti”, mediante procedura d’identificazione automatica informativa.

Bisognerà, poi, andare nella sezione “Servizi”, nella sotto-sezione “Agevolazioni”, ambito “Viaggi d’istruzione”.
Chi ha ottenuto il Bonus non dovrà presentare una nuova richiesta: le domande, infatti, sono aperte solo per i nuclei familiari che non hanno mai richiesto il contributo.

Il Bonus può essere richiesto anche per più figli, basterà presentare una domanda per ciascun figlio.

Dopo aver inviato la richiesta, inizieranno i controlli dell’Inps, che si accerterà del possesso dei requisiti per ottenere il Bonus e comunicherà il responso sull’apposita piattaforma. Dopo l’ok dell’Inps, sarà aggiornata la posizione, in maniera automatica.

L’importo sarà calcolato in automatico dal sistema di cui si avvale la Piattaforma Unica, che terrà conto del numero dei beneficiari e dei fondi a disposizione.


Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it