intelligenza artificiale scuolaSecondo una recente indagine, l’80% degli studenti utilizza l’Intelligenza artificiale a scuola, per completare i compiti o comporre temi.


L’impiego dell’Intelligenza artificiale sta cambiando il mondo del lavoro, della Pubblica amministrazione, della medicina e anche quella della scuola.

Secondo un recente report, la maggior parte degli studenti utilizza l’Intelligenza artificiale per svolgere i compiti, rispondere ai test e scrivere temi e saggi.

Più nello specifico, si tratta dell’80% degli studenti tra i 16 e i 18 anni, che utilizzano varie piattaforme di open AI, come ChatGPT.
Ecco nel dettaglio.

Intelligenza artificiale a scuola: l’80% degli studenti la utilizza abitualmente

Una recente ricerca svolta da Noplagio.it, una piattaforma internazionale nata per rilevare i plagi, soprattutto nel mondo scolastico e universitario, ha sottoposto un questionario ad una platea di 1007 giovani.

Come detto, l’80% degli studenti ha utilizzato l’Intelligenza artificiale almeno una volta:

  • Il 60% lo ha fatto per completare i compiti;
  • 18% per rispondere ai test;
  • 13% per comporre saggi e temi.

Il 68% ha affermato che continuerà ad utilizzare gli strumenti a disposizione. Per ora l’8% degli studenti lo fa abitualmente, mentre il 65% ha dichiarato che vi ricorre con meno frequenza, ma comunque spesso, circa due volte alla settimana.

Al tempo stesso, però, la maggior parte degli studenti italiani (circa il 64%) ha ammesso che l’Intelligenza artificiale sia un valido aiuto nelle attività scolastiche, ma che bisognerebbe controllarne l’utilizzo.

Più della metà degli intervistati (il 54%) ha ammesso che gli utenti dovrebbero prestare attenzione nell’utilizzo e di non fare affidamento completo sui contenuti che produce. Il 18%, invece, crede che non ci possa fidare mai dei contenuti prodotti dall’IA.

Gli studenti si sono espressi anche sul potere dell’Intelligenza artificiale sull’opinione pubblica: il 41% ha risposto che c’è il rischio di un condizionamento. Mentre il 20% ritiene che l’IA possa avere delle concrete conseguenze e che i governi dovrebbero porre delle restrizioni nell’utilizzo.


Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it