Per i Comuni è arrivato il momento di adeguarsi alla Piattaforma digitale nazionale dei dati: in loro soccorso arriva la Golem Net, che si propone di assisterli in ogni fase di questo delicato processo.


Nuovi passi in avanti per la digitalizzazione della Pubblica Amministrazione italiana: tocca adesso alla messa a punto della cosiddetta Piattaforma digitale nazionale dati (PDND).

Uno strumento previsto già dal Decreto legislativo 07/03/2005, n. 82 (Codice dell’amministrazione digitale), che adesso rappresenta uno dei progetti cruciali nell’ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR).

E in una fase delicata come questa le software house mettono a disposizione i propri prodotti, tra i quali citiamo la soluzione informatica della Golem Net, per supportare i Comuni alle prese con i nuovi adempimenti.

L’intervento del PNRR

Il progetto, patrocinato dal Dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio dei Ministri e da PagoPA Spa, è un’infrastruttura tecnologica che consente l’interoperabilità dei sistemi informativi e delle basi di dati della pubblica amministrazione e risponde all’obiettivo di semplificare gli adempimenti amministrativi di cittadini e imprese.

Dato che questo strumento era previsto sulla carta, ma non è mai stato attuato, adesso subisce una netta accelerazione consentita dai fondi messi a disposizione nell’ambito del PNRR.

In sintesi lo scopo di questa nuova piattaforma è rendere più semplice lo scambio di informazioni tra gli enti e la pubblica amministrazione, favorendo l’interoperabilità dei sistemi informativi e delle basi dati pubbliche.

In questo modo si metterà a punto un vero e proprio ecosistema che, attraverso una piattaforma operativa univoca, centralizza le interazioni tra le PA e mette a loro disposizione un catalogo di servizi software e-service in costante crescita e un insieme di regole condivise.

Per questo motivo grazie a queste ingenti risorse sono stati messi a disposizione alcuni avvisi dedicati agli enti interessati ad aderire alla Piattaforma:

  • un primo avviso, dedicato ai Comuni, ha previsto l’erogazione di un voucher economico predefinito calcolato in base alla dimensione dell’Ente (l’avviso è scaduto lo scorso 19 maggio)
  • un secondo avviso, dedicato invece a Regioni e Province Autonome, permette anch’esso di richiedere un voucher economico predefinito (l’avviso è scaduto lo scorso 30 giugno).

Il bando PDND destinato ai Comuni

Il primo di questi due bandi, come abbiamo anticipato, era rivolto direttamente ai Comuni: si trattava dell’Avviso Misura 1.3.1Piattaforma Digitale Nazionale Dati”.

La dotazione di 110 milioni di euro ha consentito ai Comuni fino allo scorso 19 maggio 2023 di richiedere, in base alla popolazione complessiva, un contributo per pubblicare sulla PDND un numero minimo predefinito di API, rispettando le modalità tecniche previste dalla documentazione.

Le risorse a disposizione degli enti, suddivisi in sette fasce, vanno dagli oltre 10 mila euro per la pubblicazione di una API nel caso di Comuni sotto i 2.500 abitanti, fino ai 474 mila euro per sei API nel caso delle amministrazioni più grandi.

I Comuni che risulteranno ammessi all’avviso dovranno candidarsi, nella fase successiva, per l’integrazione delle API nel Catalogo della Piattaforma digitale nazionale dati secondo le indicazioni indicate negli allegati tecnici dello stesso avviso.

L’obiettivo della Piattaforma

L’obiettivo finale è quello di rendere le nostre PA (e tutte quelle comunitarie) conformi al principio “once-only”: gli enti pubblici potranno in questo modo condividere tra loro i dati dei cittadini in modo che gli utenti, ad ogni livello, debbano inserire i propri dati una sola volta.

La piattaforma fungerà da garante tra i soggetti, autenticandoli e autorizzandoli in base alle dichiarazioni che forniranno.

Ad interagire sulla piattaforma saranno i seguenti soggetti:

  • Erogatori
  • Fruitori
  • Sviluppatori
  • DPO (Responsabili della Protezione dei Dati)

Le scadenze

I Comuni, ovviamente, non possono permettersi di restare con le mani in mano e subire “passivamente” queste nuove regole.

Le regole operative per i Comuni sono dettate dal Decreto 22/09/2022, Obblighi e termini di accreditamento alla Piattaforma digitale nazionale dati (PDND).

Gli step da portare a termine sono questi:

  • accreditarsi alla PDND
  • sviluppare le interfacce di programmazione (API)
  • e rendere disponibili le proprie basi dati sulla PDND.

Il termine ultimo per completare questo percorso era lo scorso 30 settembre 2023.

Per gli altri soggetti pubblici, invece, le scadenze sono le seguenti:

  • i gestori di servizi pubblici entro il 31 marzo 2024
  • le società a controllo pubblico entro il 30 settembre 2024.

In caso di mancato rispetto degli obblighi si procederà alla revoca totale o parziale del contributo e al recupero delle eventuali somme già erogate.

Essendo inoltre una misura prevista dal Codice dell’Amministrazione Digitale in caso di violazioni sono previste misure molto severe: l’art. 41 del D.L. 77/2021 convertito in legge 108/2021 ha previsto conseguenze per i dirigenti delle PA che non applicano il CAD e ogni altra normativa in materia di digitalizzazione dei servizi pubblici.

Il rischio è di incorrere dunque in sanzioni salate, con multe da 10.000 a 100.000 euro.

La soluzione della Golem Net dedicata alla Piattaforma digitale nazionale dati

È chiaro quindi a tutti che si tratta di uno snodo particolarmente importante per le nostre amministrazioni, che devono fare particolare attenzione per evitare di incorrere in non conformità.

In questo contesto la Golem Net, software house specializzata in soluzioni dedicate alle PA, ha deciso di supportare gli Enti con un’apposita soluzione informatica conforme alle richieste del bando di finanziamento PNRR Avviso Misura 1.3.1Piattaforma Digitale Nazionale Dati”. Il portale destinato al progetto della Golem Net è disponibile qui.

Pertanto ha sviluppato una serie di web API (e corrispondenti e-service) disponibili a catalogo, che garantiscono il popolamento dati della PDND da parte degli enti locali in ordine a quanto indicato nei decreti legislativi indicati.

All’interno di questa proposta l’ente avrà diritto a richiedere e attivare un numero di API corrispondenti a quelle previste per la sua classe di abitanti, secondo quanto indicato nel prospetto all’allegato 2 della misura in oggetto.

A richiesta è disponibile anche un servizio di consulenza, curato da un team professionale e qualificato, per l’eventuale iter di gestione per la fruizione dei servizi.

Questi sono gli asset previsti dal servizio:

  • Gestione ed inoltro richieste di fruizione
  • Attivazione richieste di fruizione
  • Creazione finalità associate alla richiesta di fruizione di cui al punto precedente
  • Associazione client alla finalità di cui al punto precedente
  • Ottenimento di un access token per l’accesso al servizio

Nella brochure del servizio sono riportate le modalità operative e la tecnologia utilizzata a garanzia dell’asseverazione lavori finalizzata all’avviamento piattaforma PDND con relativo finanziamento PNRR.

Infine in questa pagina potete richiedere maggiori informazioni e un preventivo. Oppure potete in alternativa scrivere un messaggio WhatsApp al numero: 342 014 7374 o inviare una email a commerciale@golemnet.it

 


Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it - Δ