quanti-spid-si-possono-avereMolti utenti si chiedono se è possibile gestire più identità: pertanto quanti SPID si possono avere e gestire contemporaneamente? Ecco la risposta.


Ricordiamo che lIdentità SPID (acronimo di Sistema Pubblico d’Identità Digitale) non è altro che l’identità digitale del cittadino, con cui poter accedere ai servizi della Pubblica Amministrazione, come l’INPS o l’Agenzia delle Entrate.

L’Identità SPID è diventata recentemente obbligatoria col Decreto Semplificazioni di luglio 2020. Si tratta, quindi, di uno strumento indispensabile per i servizi online degli enti pubblici, compresa la richiesta di agevolazioni e indennità.

Sempre secondo la legge, le singole amministrazioni pubbliche non potranno più prevedere modalità di accesso ai loro servizi online, diversi dallo SPID, dalla CIE o dalla CNS, a partire da settembre 2021.

La guida completa allo SPID è disponibile a questo link.

Come richiedere lo SPID?

Per ottenere lo SPID serve tutta una serie di documenti da presentare in fase di richiesta:

  • un documento italiano in corso di validità
  • la tessera sanitaria (o tesserino codice fiscale oppure il certificato di attribuzione)
  • un e-mail e un numero di cellulare personali
  • il numero di telefono cellulare italiano o estero usato normalmente.

Una volta raccolti i documenti necessari ci si può rivolgere a uno dei soggetti che eroga le credenziali SPID (identity provider).

Sono infatti diversi i gestori di identità abilitati (identity provider) che consentono di ottenere l’identità SPID.

Una volta scelto il provider preferito si può direttamente passare alla registrazione sul loro sito.

Maggiori informazioni sono disponibili a questo link.

Mentre invece a questo link potete visualizzare la tabella completa con tutti i gestori.

Quanti SPID si possono avere contemporaneamente?

Rispondiamo adesso al quesito che ci siamo posti all’inizio dell’articolo.

Un singolo cittadino potrebbe avere la facoltà di gestire allo stesso tempo più identità digitali con la stessa utenza?

La risposta è affermativa.

Infatti l’identità digitale di un cittadino può essere certificata da più di un gestore. Non esiste dunque una esclusiva per chi eroga i servizi digitali una volta che si è registrati a un determinato provider.

Il cittadino ha dunque facoltà di richiedere più di una identità digitale – anche con diversi livelli di sicurezza – con l’opportunità di rivolgersi a differenti gestori di identità digitale.

Pertanto, dato che non esistono FAQ dell’AgID o di altri enti pubblici che asseriscono il contrario, alla domanda “quanti SPID si possono avere contemporaneamente” si può rispondere che non esiste un numero massimo o un limite cui sottostare.

Pertanto il cittadino ha la libertà di attivare quante identità vuole. Il buon senso, ovviamente, suggerisce di non eccedere:

  • gestire troppe identità contemporaneamente può essere problematico
  • lo SPID non è gratuito in tutti i casi e con tutti i provider, ergo avere troppe utenze significa maggiori costi.

Annullare la richiesta di un provider e sceglierne un altro?

Ricordiamo anche che in ogni momento si può annullare la procedura di registrazione avviata con ciascun gestore d’identità senza alcun tipo di obbligo o conseguenza. Per avere indicazioni specifiche sulla procedura da seguire serve contattare i singoli gestori di identità.

In ogni caso, l‘utente può richiedere l’identità digitale a un altro gestore di identità anche senza aspettare l’annullamento della registrazione precedente.

E per attivare l’identità digitale di un soggetto terzo?

Inoltre, si fa presente che SPID è strettamente personale, pertanto per ogni identità SPID intestata a persona diversa bisogna utilizzare un numero di telefono e indirizzo e-mail differenti.

Non è necessario che l’indirizzo e-mail e il numero di cellulare siano intestati alla stessa persona richiedente SPID ma devono rappresentare, anche per le verifiche di sicurezza, strumenti di utilizzo personale.

Infine, esiste la possibilità di richiedere SPID online e di assistere la persona interessata nell’identificazione tramite una delle modalità messe a disposizione dai gestori di identità.

Maggiori informazioni su questa procedura sono disponibili a questo link.

 


Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it