“La pandemia ed altre contingenze rischiano di sottrarci il futuro“, si legge nella lettera in cui i candidati espongono le loro ragioni.
Concorso Polizia Penitenziaria: i candidati chiedono ad alta voce lo scorrimento delle graduatorie.
Concorso Polizia Penitenziaria: i candidati lanciano l’appello
I candidati risultati idonei al concorso per diventare membri del corpo di Polizia Penitenziaria richiedono lo scorrimento della graduatoria.
Si tratta degli idonei ai quiz appartenenti al concorso 754 posti di allievo agente del Corpo di Polizia Penitenziaria maschile e femminile indetto dal ministero della giustizia nel febbraio 2019.
Gli allievi agenti della Polizia Penitenziaria chiedono dunque a gran voce lo scorrimento della graduatoria degli idonei al quiz.
Risulta difficile, infatti, espletare un nuovo bando di concorso durante l’emergenza sanitaria. Inoltre, la situazione nelle carceri italiane si fa sempre più difficile, sia per il sovraffollamento, sia per la carenza di personale.
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Il video e l’Hashtag
#scorrimentograduatorieidoneiquizconcorso754: questo è l’hastag che sta diventando virale in questi giorni sui social fra i tanti candidati della polizia penitenziaria.
Inoltre per fare in modo che la loro voce diventi un grido TUTTI si sono fatti UNO attraverso la creazione di un video che è una dimostrazione della forza che può avere una comunità di giovani ragazzi come quella nascente che credono ancora in un futuro migliore nonostante i duri giorni che ci ritroviamo a vivere.
Il nuovo direttivo nazionale
Per questa ragione è stato fondato un nuovo direttivo nazionale formato da Vincenza D’Angelo, Valeria Dell’Amura, Generoso Zenna, Lucia Auriemma, Francesca Marrazzo, Marco Sorrentino, Daniele Catgiu, Domenico Cerra e Angela Cacciapuoti che, assieme ad altri ragazzi si sono detti sin da subito pronti a servire lo Stato e garantire la sicurezza.
Le loro richieste sono appoggiate anche da varie sigle sindacali, pronte a sostenere le loro richieste per risolvere le problematiche delle carceri italiane.
Il direttivo rappresenta un gruppo di ragazzi e ragazze costituitosi spontaneamente a seguito del Concorso pubblico.
L’appello
Questo il testo dell’appello:
“Siamo certi non vi sfugga la situazione che la nostra generazione sta attraversando. La pandemia ed altre contingenze rischiano di sottrarci il futuro. Il nostro Paese offre poche prospettive per giovani motivati e brillanti, ed è noto a tutti l’esodo verso altri paesi europei.
Noi, dopo aver superato una durissima selezione e aver conseguito un punteggio molto alto ai test scritti, abbiamo conseguito l’idoneità per passare alla fase successiva ma per mancanza di posti non abbiamo potuto accedervi.
La conclusione della procedura selettiva ha, infatti, portato alla formazione di una graduatoria composta da solamente circa 1500 concorrenti, alcuni dei quali sono ancora in attesa delle visite di seconda istanza che dovevano avvenire ad inizio marzo e che, a causa della pandemia, sono state rimandate.
Alla luce di questi avvenimenti pandemici che ci obbligano ad attuare misure straordinarie quindi vorremo portare alla vostra attenzione tutti quei concorrenti che sono pronti ad aggiungersi agli idonei in attesa di visita medica per i quali vi ricordiamo che è stata già disposta una commissione esaminatrice.
Vi chiediamo, pertanto, in considerazione dei gravissimi vuoti di organico registrati in tutti gli istituti penitenziari del nostro Paese, e dell’enorme mole di denaro che verrebbe inutilmente sottratto alle casse statali con la creazione di una nuova procedura concorsuale, di voler sostenere la nostra istanza tesa a far sì che lo scorrimento della graduatoria e quindi l’incremento dei posti messi a disposizione avvenga ed in tempi brevi.
Senza considerare, poi, l’enorme mole di pensionamenti che a partire da quest’anno interesserà la nostra amministrazione senza la possibilità di essere ricolmati, data l’impossibilità di attivare nuovi concorsi, così da garantire quel ricambio generazionale negato, che ha lasciato noi concorrenti, desiderosi di mettersi a disposizione del bene comune, senza alcuna possibilità.
Occorre precisare che, al pari di altre graduatorie ministeriali, anche questa ha una validità triennale a partire dalla data di pubblicazione della stessa e che, alla luce degli atavici e immani vuoti di personale negli istituti penitenziari, si vorrebbe evitare di giungere, al termine del triennio, a chiedere un prolungamento della validità della medesima.”
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it