Oltre al modello dell’autocerficazione per la Fase 2 valido nel territorio nazionale, c’è anche quello valido solo per il territorio della Regione Siciliana.
Modello Autocertificazione Coronavirus: in Sicilia cambia ed è differente rispetto a quello utilizzato nel resto d’Italia.
Un caso esemplificativo di come alcuni modelli potrebbero cambiare da regione a regione. Proprio perché diverse sono le aperture disposte a livello regionale con ordinanze dei singoli governatori in base alla situazione epidemiologica dei territori.
Modello Autocertificazione Coronavirus in Sicilia
Ma qual è la differenza rispetto alle altre regioni italiane per i cittadini siciliani?
Tra le novità legate agli spostamenti in Sicilia, infatti, si consente alle famiglie di potersi recare nelle seconde case, anche in Comuni diversi da quello di residenza, a patto che non facciano la spola con la principale abitazione, ma vi rimangano per l’intera stagione.
Sono confermate dunque le voci standard quali:
- comprovate esigenze lavorative
- motivi di salute
- situazioni di necessità (per spostamenti all’interno dello stesso comune o che rivestono carattere di quotidianitào che comunque siano effettuati abitualmente in ragione della brevità delle distanze)
Inoltre sono previste le voci specifiche:
- assoluta urgenza (per i trasferimenti fra Comuni diversi)
- incontro con i congiunti
- partecipazione ad attività sportive di allenamento
- trasferimento stagionale verso seconda casa
- svolgimento di attività agro-pastorali, cura di animali o cura del verde
Questo tipo di modulo, dunque, è valido solo per il territorio della Regione Siciliana, con l’adeguamento alle ordinanze del presidente Nello Musumeci.
Per quanto riguarda gli spostamenti di lavoro si seguono le regole dell’allegato 6 al DPCM 26 Aprile. La giustificazione del motivo di lavoro può essere comprovata esibendo adeguata documentazione fornita dal datore di lavoro (tesserini o simili) idonea a dimostrare la condizione dichiarata.
A questo link il nuovo modulo, disponibile in PDF e da scaricare, pronto per la stampa.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it