Ecco alcune utili indicazioni in merito al congedo parentale per il personale scolastico valide per quest’anno.
Congedo Parentale Scuola 2020. Ecco quali sono le novità per l’anno in corso.
Una panoramica su alcuni punti base e sulle novità appena introdotte.
Ricordiamo che a regolamentare la normativa, a livello storico, è il D.Lgs. n.151/2001. Testo il quale dispone che, all’art.1:
“Il presente testo unico disciplina i congedi, i riposi, i permessi e la tutela delle lavoratrici e dei lavoratori connessi alla maternità e paternità di figli naturali, adottivi e in affidamento, nonché il sostegno economico alla maternità e alla paternità.”
Per una panoramica approfondita sul congedo parentale in generale potete consultare questo articolo.
In particolare per tutte le informazioni riservate, invece, al comparto Scuola, cliccate qui.
Congedo Parentale Scuola 2020
Anche per quest’anno, il congedo parentale spetta a tutto il personale in servizio (docente e ATA), sia a tempo determinato (anche per supplenza breve) che indeterminato, con uguali diritti.
Ovviamente al personale a tempo determinato i diritti sono tali nei limiti della durata della nomina.
Il dipendente che richiede il congedo parentale è titolare di un vero e proprio diritto potestativo alla fruizione dello stesso.
Anche in presenza di esigenze di servizio, il Dirigente comunque non potrebbe negare o interrompere la fruizione da parte del dipendente del periodo di congedo parentale richiesto
L’art. 32 del D.Lgs. n.151/2001 come modificato dal D.Lgs. n. 80/2015 riconosce ai genitori, per ogni figlio, il diritto di astenersi dal lavoro per un periodo, continuativo o frazionato, non superiore a dieci mesi complessivi (es. sei mesi fruiti dalla madre + 4 mesi utilizzati dal padre), fino ai 12 anni di vita dei figli medesimi.
I mesi sono elevati ad 11 quando il padre fruisce fino a 7 mesi (7 mesi padre e i restanti 4 madre).
Il congedo spetta al genitore richiedente anche qualora l’altro genitore non ne abbia diritto (in quanto non lavoratore, lavoratore autonomo, libero professionista).
Madre e padre possono fruire del congedo parentale anche contemporaneamente, fermo restando il limite previsto dalla legge (dieci/undici mesi concessi ad entrambi).
Le novità dalla Legge di Bilancio
Con la Legge di Bilancio 2020 la normativa di riferimento per la fruizione del congedo di paternità è stata modificata a favore del padre lavoratore dipendente.
Infatti la nuova manovra, all’art. 42 comma 4, prevede un innalzamento del congedo paternità obbligatorio dagli attuali 5 a 7 giorni da fruire entro 5 mesi dalla nascita del figlio.
L’Italia ha così deciso di adeguarsi ai canoni dell’Unione Europea e di portare a 7 giorni il congedo di paternità obbligatorio (di cui potranno usufruire tutti i lavoratori dipendenti che nel 2020 diventano padri o prendono in adozione/affidamento un figlio).
Sanzioni per comportamenti scorretti
Concludiamo dicendo che al pari delle altre tipologie previste dal D.Lgs. n.151/2001 (congedo di maternità/paternità – malattia bambino) non è prevista la visita fiscale.
Il lavoratore/lavoratrice in congedo parentale non è soggetto a controlli fiscali né ha l’obbligo di rispettare fasce orarie di controllo.
Il datore di lavoro che non rispetta la normativa, attuando comportamenti scorretti, va invece incontro a queste sanzioni:
- La sospensione del genitore durante il periodo tutelato o ancora il licenziamento causato dalla domanda o dalla fruizione del congedo parentale, è punito con una sanzione amministrativa da euro 1.032 a euro 2.582.
- Il rifiuto, l’opposizione o l’ostacolo all’esercizio dei diritti di assenza dal lavoro per congedo parentale, è punito con una sanzione amministrativa da euro 516 a euro 2.582.
Tali disposizioni si applicano anche in caso di adozione e di affidamento.