Nota congiunta di Confcommercio, Federdistribuzione, Ancc Coop e Ancd Conad.
“Le limitazioni sulle vendite sottocosto dei prodotti freschi e deperibili rischiano di danneggiare i consumatori e gli stessi operatori agricoli che si intenderebbero tutelare”.
In una nota congiunta, Confcommercio, Federdistribuzione, Ancc Coop, Ancd Conad si pronunciano sulle vendite sottocosto dei prodotti freschi.
“Le limitazioni sulle vendite sottocosto dei prodotti freschi e deperibili approvate la scorsa settimana dalla Commissione Agricoltura della Camera rischiano di danneggiare i consumatori e gli stessi operatori agricoli che si intenderebbero tutelare”. ”
L’effettuazione di queste operazioni commerciali – continua la nota – verrebbero perlopiu’ ridotte alle vendite di fine giornata per evitare il deperimento delle merci.
“E’ evidente che questa previsione non tiene conto delle prassi operative, delle abitudini di acquisto dei consumatori e delle legittime valutazioni commerciali del distributore.
Si ricorda infatti che il sottocosto rappresenta una leva commerciale fondamentale. Il distributore la utilizza per meglio svolgere la propria attività di vendita, adeguandola alle circostanze ed alle diverse situazioni di mercato.
La questione di fondo dovrebbe essere quella di non fare ricadere sui fornitori il costo dell’operazione commerciale e non, viceversa, di vietare la stessa.
Basterebbe dunque agire in questa direzione.
Inoltre – aggiungono le organizzazioni- affrontare il problema agendo semplicemente in senso restrittivo significa danneggiare i consumatori.
Questi ultimi perderebbero occasioni favorevoli di acquisto. Anche le imprese agricole vedrebbero inevitabilmente ridursi i loro fatturati, poiché i vincoli all’effettuazione di queste vendite limiterebbero necessariamente gli approvvigionamenti per il rischio di invenduto e quindi di spreco alimentare. A chi gioverebbe tutto questo?
Sarebbe opportuno un ripensamento sul tema, affrontando l’argomento in modo pragmatico e senza pregiudizi, anche a tutela dei consumatori”.
“Auspichiamo – conclude la nota – che domani la Commissione Attivita’ Produttive, nell’esprimere il proprio parere sul provvedimento, valuti con attenzione gli effetti che ne deriverebbero e chieda alla commissione di merito un ulteriore approfondimento che porti a sostanziali modifiche delle misure proposte”.