presepi-piu-belli-italiaQuali sono e dove si trovano i Presepi più belli d’Italia, tra sacro e profano, tradizione e modernità. Per gli appassionati e non dell’arte presepiale, alla scoperta di questa antica tradizione.


“Te piace ‘o presepe?”  è la domanda tormentone di Natale in Casa Cupiello che Luca Cupiello ripete più volte al figlio.

Il presepe, segno per eccellenza della tradizione natalizia cristiana, in Italia da nord a sud incanta e interessa la popolazione.

Il presepe nasce con San Francesco d’Assisi, patrono d’Italia, che nel Natale del 1227 nel suo paesino di Greccio, in provincia di Rieti, ricreò per la prima volta il tema della natività.

Da allora il presepe è entrato nella tradizione con diverse riproduzioni. Da opere di artisti famosi ad artigiani meno noti, fino ad arrivare alla realizzazione, nelle nostre case, di piccoli e grandi presepi.

L’iconografia del presepe ben presto passò dall’ambito prettamente artistico a quello popolare, soprattutto all’interno delle chiese, nelle quali la rappresentazione della nascita di Gesù diventò un rito irrinunciabile.

La tradizione è viva ancora oggi e i presepi sono allestiti a volte in modo tradizionale, a volte in modo più tecnologico ed originale.

Si creano figure dotate di movimenti meccanici, impianti elettrici, ruscelli che scorrono grazie a piccole pompe elettriche. Le statuine sono oggi disponibili in diversi materiali, dalla plastica alla tradizionale terracotta, gesso o cartapesta.

I Presepi d’Italia

Ci sono in Italia anche Presepi originali e spettacolari. Come ad esempio i Presepi sommersi di Laveno Mombello a Varese e di Comacchio a Ferrara.

Il primo, con decine di statue a grandezza naturale ancorate a piattaforme di metallo a 3 metri di profondità, per garantire la miglior visibilità di questo insolito presepe sommerso.

Il secondo è sui canali della suggestiva cittadina allestita su barche e piattaforme galleggianti.

Affascinante anche il Presepe di sabbia che si svolge a Rimini in un percorso affascinante, tra sculture di sabbia e opere che arrivano fino a 6 metri di altezza.

Per vedere invece il Presepe di legno più grande del mondo, bisogna recarsi a Santa Cristina in Val Gardena, in provincia di Bolzano. Località nota per le sue creazioni in legno, che nel 1989 ha realizzato la prima Madonna con Gesù bambino.

Suggestivo è anche il Presepe luminoso di Manarola in Liguria che occupa l’intero fianco di una collina.

La Spezia ospita poi il Presepe più grande al mondo con vista mare: 4000 metri quadri, 300 personaggi, 15000 lampade.

Caltagirone è la città famosa in Sicilia per i presepi. Il più antico è il Presepe storico del ‘700, realizzato dai fratelli Vaccaro ed esposto nella cattedrale di San Giuliano.

Durante il periodo natalizio sono numerose le iniziative organizzate, ed è anche presente il museo internazionale del Presepe che è possibile visitare.

Parlando di Presepi e tradizione è impossibile non citare Napoli e la tradizione partenopea: il Presepe napoletano è famoso nel mondo.

Via San Gregorio Armeno è la strada del centro storico di Napoli, celebre proprio per le botteghe artigiane di Presepi. Qui gli artigiani realizzano durante tutto l’anno, statuine per i Presepi, sia tradizionali che originali. Sono infatti famose le statuine con fattezze di personaggi di attualità.

Il Presepe vivente

Il Presepe vivente è poi la ricostruzione scenica della nascita di Gesù. Sono manifestazioni folkloristiche a cui lavorano molte persone per ricreare il più possibile il clima della Galilea di quel periodo, con anche riproduzione dei mestieri antichi.

Questi Presepi si svolgono in molte località d’Italia, ma in alcune zone, grazie a caratteristiche paesaggistiche tipiche dei luoghi, sono tra i più belli d’Italia: come Greccio, dove il Presepe è nato e Matera, fra i suoi incredibili sassi.

Il Presepe vivente più grande del mondo si trova a Genga, in provincia di Ancona, dove alla rappresentazione prendono parte ben 300 figuranti su una superficie di circa 30.000 metri quadri all’interno della Gola di Frasassi.

 


Fonte: articolo di Mariangela De Pasquale