I bonus che liberano 900 milioni di euro dai vincoli del pareggio di bilancio saranno distribuiti fra 2mila Comuni, che erano nelle condizioni di chiedere la possibilità di finanziare investimenti con avanzo o con nuovo indebitamento.


La prossima scadenza per i bonus investimenti è il 20 febbraio: entro quella data dovranno presentare richiesta gli enti che non hanno avanzi da sbloccare. E che ambiscono quindi ai 150 milioni (300 milioni nel 2019 e 400 nel 2020) di contributi diretti stanziati dal comma 853 dell’ultima manovra.

 

Al fine di favorire gli investimenti , da realizzare attraverso l’utilizzo dei risultati di amministrazione degli esercizi precedenti e il ricorso al debito. Per l’anno 2018, sono attribuiti spazi finanziari agli enti locali che hanno effettuato richiesta ai sensi dell’articolo 1, comma 485, della legge n. 232 del 2016.

 

Spazi finanziari

 

Gli spazi finanziari riferiti ad interventi di edilizia scolastica riportati complessivamente per ciascun ente locale nella tabella di cui ali’Allegato 1 consultabile sul sito web http:italiasicura.governo.it/.

 

Qualora gli spazi finanziari concessi nel 2018 in attuazione delle intese e dei patti di solidarietà previsti dall’articolo 10 della legge n. 243 del 2012, ivi inclusi quelli attribuiti con il presente decreto, siano stati utilizzati per una quota inferiore al 90 per cento, l’ente territoriale non può beneficiare di spazi finanziari di competenza dell’esercizio finanziario successivo a quello dell’invio della certificazione di cui ai commi 2 e 3 (anno 2020), ai sensi dell’articolo 1, comma 507, della legge n. 232 del 2016.

 

L’ente locale beneficiario degli spazi finanziari che non effettua la trasmissione delle informazioni non può procedere ad assunzioni di personale a tempo indeterminato. Anche con riferimento ai processi di stabilizzazione in atto, fino a quando non abbia adempiuto. L’applicazione della sanzione decorre dal giorno successivo a quello delle scadenze (trimestrali) previste per l’invio delle informazioni alla Banca dati delle Amministrazioni Pubbliche (BDAP) del Ministro dell’economia e delle finanze. Questo secondo il decreto legislativo 29 dicembre 2011, n. 229.