I Sindacati chiedono al governo Gentiloni di “riattivare immediatamente l’erogazione”. Lo scorso novembre l’allora ministro dell’Interno Alfano aveva assicurato che lo sgravio sarebbe stato stabilizzato, ma l’ultima legge di Bilancio varata da Renzi non stanzia risorse ad hoc.
Buste paga più leggere dal mese di gennaio per quasi cinquecentomila appartenenti a Forze Armate, Forze di Polizia e Vigili del Fuoco per effetto della sospensione del contributo straordinario di 80 euro mensili: lo si apprende da un messaggio di NOIPA, il portale del Mef relativo ai dipendenti pubblici.
Il Conapo, in una nota di protesta inviata al premier Gentiloni e ai ministri Padoan, Minniti e Madia ha chiesto
“di provvedere con urgenza alla decretazione attuativa che possa consentire di ripristinare il bonus sicurezza di 80 euro gia’ dal mese di febbraio 2017, e con decorrenza retroattiva al mese di gennaio” giudicando “grave la dimenticanza del governo che non rende onore alla abnegazione al servizio dei Vigili del Fuoco che non cessa mai un istante e che va sempre ben oltre i normali doveri istituzionali”.
“Il Governo Gentiloni- ha chiesto Antonio Brizzi, leader del Conapo – dimostri la dovuta attenzione verso il personale dello Stato in uniforme e presti attenzione specifica alla particolare situazione retributiva e pensionistica dei Vigili del Fuoco, da sempre trattati come corpo di serie B ma quotidianamente in prima linea per la sicurezza dei cittadini. L’impegno di terremoti, maltempo ed emergenza incendi di oggi ne sono conferma!”
La sospensione del cosiddetto bonus da 80 euro mensili (ovvero 960 euro su base annua) per i quasi cinquecentomila lavoratori del comparto prevista dall’articolo 1 comma 972 della legge L. 208/2015 era stata annunciata il 16 gennaio scorso e messa in atto da questo mese.
CGIL, FP CGIL e SILP CGIL in un comunicato avevano chiesto al Governo di riattivare erogazione e mantenere le promesse. Al centro della questione, scrivono i sindacati,
“la conferma da una comunicazione di NoiPa del 16 gennaio della sospensione del contributo straordinario in oggetto a far tempo dal gennaio 2017. Le lavoratrici e i lavoratori si vedranno così privati, già nella prossima busta paga, di una parte della retribuzione che aveva rappresentato e rappresenta l’impegno del Governo a riconoscere diffusamente e concretamente la condizione e il ruolo delle componenti del comparto Sicurezza e Soccorso Pubblico”. Una sospensione, denunciano Cgil, Fp e Silp, “ingiustificatamente e improvvidamente legata al riordino delle carriere”.
Rinuncia al Bonus 80 euro: ecco chi deve presentare il modulo.