Webinar Comuni e Agenda 2030: disponibili adesso il resoconto e il video della giornata di formazione online.
Martedì 14 Dicembre si è svolto il Webinar dedicato a “Comuni e Agenda 2030: il monitoraggio del raggiungimento degli obiettivi”, centrato sul progetto legato all’associazione “Rete dei Comuni Sostenibili”.
L’iniziativa è stata promossa da ALI – Autonomie Locali Italiane e dai membri del network della Rete dei Comuni Sostenibili (RCS): un’associazione nazionale, senza scopo di lucro, aperta a tutti i Comuni italiani.
Questo progetto persegue finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale mediante lo svolgimento di attività per la promozione tra Comuni e le Unioni dei Comuni, delle politiche per la sostenibilità ambientale, sociale, culturale ed economica, sulla base dei 17 Obiettivi di sostenibilità delle Nazioni Unite e dei 12 obiettivi del Benessere Equo e Sostenibile (Bes).
L’obiettivo finale dell’Associazione è quello di accompagnare i Comuni nel raggiungimento degli obiettivi di Agenda 2030 e del Bes con strumenti e pratiche innovative, concrete e virtuose.
Per questo motivo la RCS ha implementato, grazie al lavoro del Comitato Scientifico, alla collaborazione di ASVIS e al dialogo con il Joint Research Center della Commissione Europea, un set di 101 indicatori su tutti gli ambiti della sostenibilità economica, sociale e ambientale.
I Comuni aderenti alla progettualità avranno la possibilità di monitorare volontariamente, misurare l’efficacia delle proprie politiche e conoscere la propria performance rispetto alla Provincia e alla Regione di appartenenza.
Webinar sul monitoraggio del raggiungimento degli obiettivi legati a Comuni e Agenda 2030
La giornata formativa ha registrato un ottimo riscontro a livello partecipativo da parte di tutti gli iscritti, che ringraziamo per aver interagito con estremo interesse durante i lavori.
Informiamo coloro che non hanno potuto partecipare che nel prossimo futuro stiamo già programmando interviste, approfondimenti ed eventuali altre giornate di formazione su questi argomenti.
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Ordine del giorno e interventi dei relatori
A moderare il webinar è stato Marco Filippeschi (Coordinatore del Comitato Scientifico dell’associazione RCS) con il supporto di Valerio Lucciarini De Vincenzi (Presidente dell’associazione RCS) e Giusy Pappalardo (Coordinatrice editoriale di lentepubblica.it), che hanno presentato i relatori al pubblico e illustrato il programma del seminario.
Il discorso introduttivo di Valerio Lucciarini De Vincenzi ha enfatizzato l’importanza di associazioni quali quella della Rete dei Comuni Sostenibili, che hanno un ruolo fondamentale per:
“rendere operativa l’azione dei Comuni, che sono gli Enti più vicini ai cittadini, e che sono gli Enti che parlano meglio e prima ai cittadini. […] Il Comune deve così misurare i propri parametri […] e organizzare una strategia guardando alla Mission della sostenibilità.”
Questo è importante perché PNRR e altri programmi europei guardano anche alla sostenibilità nel loro investire sul pubblico e soprattutto su enti locali e territoriali.
Il successivo relatore, Giovanni Gostoli, Direttore dell’associazione RCS, è entrato nel vivo del tema, presentando l’Associazione e descrivendone compiti e obiettivi.
Ad oggi infatti sono più di 50 le realtà (Città e Comuni) in tutta Italia che hanno aderito al progetto, circa 30 che si stanno accingendo a farlo e ben 400 quelle che stanno già manifestando interesse ad aderire al network.
L’orizzonte è l’Agenda 2030 e i suoi 17 Sustainable Development Goals, che prevendono un programma d’azione di 169 target o traguardi da raggiungere (per sradicare la povertà, proteggere il pianeta e garantire la prosperità per tutti).
Secondo quanto detto da Gostoli:
“L’obiettivo nostro è quello di provare a territorializzare nei Comuni e nelle Città gli obiettivi di Agenda 2030, in continuità rispetto allo sviluppo della Strategia Nazionale dello Sviluppo Sostenibile che da qualche anno sta andando avanti e ha portato ottimi risultati grazie all’azione del MITE. […] Siamo partiti da due concetti fondamentali: il primo è che la sostenibilità si può misurare; […] il secondo è che la sostenibilità SI DEVE misurare.”
L’argomento successivo è stato introdotto da Manlio Calzaroni, Responsabile area ricerca dell’ASviS, che ha analizzato dati statistici e qualità degli indicatori relativi all’Agenda 2030.
Ci sono ben 101 indicatori individuati dal comitato scientifico della Rete dei Comuni Sostenibili: sono 73 gli indicatori calcolabili per tutti i comuni a prescindere dal numero di abitanti, per i comuni capoluogo si aggiungono altri 27 indicatori e uno per i comuni costieri.
Vi sono poi gli indicatori di contesto, relativi a tematiche per le quali i comuni non hanno competenza diretta o possono incidere relativamente: occupazione, occupazione femminile, redditi personali, lesività di incidenti stradali, impianti fotovoltaici, qualità dell’aria, sicurezza urbana, livello di istruzione, aziende di settori ad alta tecnologia.
“Molti obiettivi sono stati già individuati e molti sono oggetto d’attenzione del Comune […] Non si tratta di una cosa astratta […] ma dell’analisi del posizionamento del Comune rispetto al raggiungimento dei target. […] Punto fondamentale è il coinvolgimento delle persone coinvolte, i cittadini e l’integrazione di questi elementi all’interno della strategia di programmazione. […] Si tratta dunque di un percorso fattibile, un percorso realizzabile.”
Un intervento interlocutorio, curato dal Dott. Marco Filippeschi, è stato dedicato all’impegno dell’Associazione legato agli obiettivi di Agenda 2030, che saranno attenzionati in maniera particolare grazie anche a proposte di bandi e partnership ad hoc.
Se da un lato la Rete ha lo scopo di aiutare i Comuni a cogliere le opportunità di finanziamento di progetti attraverso la partecipazione a bandi europei, nazionali e regionali, d’altro canto è aperta a “partnership” con il mondo dell’associazionismo, fondazioni, Università e centri di ricerca, società civile interessate a promuovere progetti dedicati allo sviluppo sostenibile.
Molto interessante anche quanto ha dichiarato Mara Cossu, Dirigente della Direzione generale per la crescita sostenibilità e la qualità dello sviluppo MiTE.
Fulcro della sua presentazione è il riferimento all’esperienza del MITE (Ministero della Transizione Ecologica) in ambito governativo per l’attuazione dell’esperienza della strategia di sostenibilità in Italia 2017-2030.
La strategia si configura come lo strumento principale per la creazione di un nuovo modello basato sull’economia circolare, a basse emissioni di CO2, resiliente ai cambiamenti climatici e agli altri cambiamenti globali come, ad esempio, la perdita di biodiversità e le trasformazioni dell’utilizzo del suolo.
Attualmente è in corso il processo di revisione della Strategia nazionale, un’opportunità per inquadrare le sfide anche nella loro rilettura determinata dalla gestione del post-pandemia e in riferimento alla definizione di un quadro rafforzato di valutazione delle politiche e degli investimenti pubblici ispirato alla sostenibilità.
“Il processo di revisione in corso vuole ridefinire […] target quantitativi, che vengono desunti dal livello internazionale, ma che devono essere calibrati sulla definizione nazionale di riferimento […], e ridefinire, sulla base delle esperienze portate avanti, gli obiettivi di sostenibilità e lavorare sul potenziamento dei vettori di sostenibilità […] che siano il substrato su cui avviare il lavoro.”
A seguire Alice Siragusa, Coordinatrice del progetto “Localising SDGs”, Centro Ricerche della Commissione EU, si è soffermata sulle principali indicazioni per il monitoraggio volontario delle iniziative a livello europeo.
Per raggiungere gli obiettivi dell’Agenda 2030 è stato così definito un meccanismo di monitoraggio e di verifica efficace a livello nazionale e globale, con le piattaforme internazionali competenti, inoltre, eseguono verifiche centrate su determinati temi. Ogni Paese può infatti partecipare alla discussione e illustrare lo stato di attuazione dell’Agenda nel territorio di appartenenza.
“Vorrei menzionare l’importanza che ha per noi il caso italiano a livello europeo […] siamo molto fiduciosi che i risultati presentati dall’Associazione saranno uno stimolo per altri paesi Europei che sono ancora a una fase iniziale di discussione su questo tema.”
Stefania Bonaldi, Sindaca di Crema, ha invece relazionato sulle motivazioni che possono spingere un Comune all’avvio dei questo tipo di sperimentazione sul territorio.
La sindaca ha sottolineato quanto sia importante mettere in pratica questo tipo di analisi a livello territoriale:
“Una delle principali motivazioni che ci hanno spinto, che ci hanno convinto, è stata la volontà di misurare in modo obiettivo l’effetto delle nostre politiche locali negli ambiti considerati dal BES e dagli obiettivi di sostenibilità dell’Agenda 2030. Ci è parso estremamente importante potere fotografare l’azione della nostra Amministrazione attraverso degli indicatori oggettivi, scientificamente validati.”
L’ultimo intervento è stato curato da Maurizio Gazzarri, Responsabile di ALI per la sostenibilità, che ha mostrato in maniera effettiva i primi risultati della raccolta dati e dell’applicazione del set di indicatori RCS.
Sono stati così indicati in maniera trasparente tutti gli indicatori RCS applicati ai 17 obiettivi previsti dall’Agenda 2030, che si intersecano l’uno con l’altro e che servono come mappa per mostrare non solo la tendenza pregressa ma anche lo stato di raggiungibilità degli obiettivi fissati da ogni singolo Ente.
Ogni Comune aderente potrà, in tal modo, conoscere la propria performance rispetto alla Provincia e alla Regione di appartenenza.
Presentando tutti i dati Gazzarri ha concluso dicendo che:
“Stiamo valutando la possibilità di aggiungere degli indicatori di sintesi per capire la performance dei Comuni, su come si posiziona all’interno dei vari obiettivi di sostenibilità […] Chiederemo ai Comuni di fissare, almeno per una parte degli obiettivi, i loro traguardi potenziali: dopodiché andremo a calcolare […] sulla base della raggiungibilità o meno degli obiettivi che si sono dati o che insieme avremo concordato.”
Ricordiamo che tutte le domande poste nel corso della sessione online cui, per motivi di tempo, non è stata data risposta, saranno sviluppate tramite ulteriori approfondimenti a cura della nostra redazione e dei relatori.
Il video del Webinar
Infine informiamo i nostri lettori che è adesso disponibile sul nostro canale Youtube il video completo della registrazione anche di questo nostro ultimo webinar.
Pertanto potete riguardare il webinar in versione integrale nel player video qui di seguito.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it