Parte la corsa per la Legge di Stabilità e nel frattempo si discute anche sui contenuti relativi alla scuola. In vista nuovi tagli.
Nella legge di stabilità potrebbero esserci delle modifiche al divieto per gli ATA di non essere sostituiti per i primi 7 giorni di assenza. Una misura contenuta nella legge di stabilità dello scorso anno e che sta creando non pochi problemi alle scuole. Nessuna modifica al divieto per supplire i docenti durante il primo giorno di assenza.
La norma prevista in legge di stabilità limita le supplenze dei docenti e dei collaboratori scolastici, creando gravissimi disagi per le scuole al fine del regolare il funzionamento delle stesse e la sicurezza degli alunni, questo è quanto dichiarano i sindacati, che ricevono da più parti solleciti a far arrivare al governo le difficoltà di gestione delle scuole e il caos creato da certi paletti posti da norme finalizzate al risparmio.
Per quanto riguarda i docenti, si verranno a creare situazioni di assoluta emergenza, soprattutto nei plessi con poche classi o in caso di assenza contemporanea di più docenti, là dove non si potranno adottare misure organizzative ricorrendo ad altre risorse professionali in servizio. Tali evenienze, tutt’altro che ipotetiche, risulteranno particolarmente gravi nelle scuole dell’infanzia e primarie: quelle in cui, non a caso, era da sempre consentito di nominare supplenti fin dal primo giorno.
Grave finora si presenta la situazione relativa al personale Ata. Il divieto, di fatto assoluto, di nominare sostituti in caso di assenze, anche molto prolungate, di assistenti amministrativi e tecnici, paralizzerà l’attività di interi settori indispensabili al funzionamento e all’attività scolastica. Per i collaboratori scolastici, invece, il divieto vale per tutta la prima settimana di assenza del titolare.
I tagli previsti sono circa 350mln di euro. Tra le possibili voci per far fronte alle richieste del Governo, circa 170mln di euro di quel fondo creato a seguito dei tagli della Gelmini che sarebbero dovuti servire per valorizzare la carriera del personale della scuola.
Altre fonti di risparmio potrebbero essere i fondi per le supplenze che non sono utilizzati e che ammonterebbero a circa 60mln.