Sul Sistema Sidi, a disposizione delle segreterie scolastiche, le FAQ utili per predisporre il pagamento delle giornate di sabato e domenica nel caso di supplenze brevi.
Le FAQ
16 Come va comunicato per le supplenze brevi il diritto al pagamento del sabato e domenica o della sola domenica? L’eventuale diritto al pagamento del sabato e domenica o della sola domenica, nel caso di sabato/domenica successivi al termine del periodo contrattuale, va segnalato esclusivamente con l’apposita selezione dal menù a tendina in fase di inserimento del contratto . In caso di nuova assenza contigua o di prolungamento della medesima del dipendente da sostituire, si deve comunque stipulare un nuovo contratto.
17 E’ possibile rettificare il diritto al pagamento del sabato e domenica o della sola domenica relativamente ad un R-1 già trasmesso ed accettato da NoiPA? Si è possibile inserendo e trasmettendo un prospetto di rettifica R-2 . Se il prospetto R-1 è in stato “in trasmissione” o “in errore di trasmissione” o “elaborazione NoiPA” occorre attendere che lo stato diventi “accettato da NoiPA” per inserire la rettifica attraverso il prospetto R-2.
Segnalazioni segreterie
Le segreterie scolastiche segnalano però un disservizio legato alla funzione suddetta.
Marcello Moro – “Si segnala che la nuova applicazione “Gestione Giuridica e Retributiva Contratti Scuola” del SIDI presenta una grave anomalia in relazione al riconoscimento del diritto alla retribuzione del sabato e della domenica. Infatti, seppure il sistema consente di indicare il diritto del supplente alla retribuzione del sabato e della domenica (come noto e come chiarito in prima istanza dall’operatore), purtroppo non consente la stampa del contratto con una decorrenza che comprenda anche il sabato e/o la domenica di cui si riconosce la retribuzione.
L’anomalia dipende certamente dalla circostanza che il contratto del supplente è legato all’assenza del titolare e l’applicazione non consente di indicare come termine della supplenza una data successiva a quella in cui si conclude l’assenza del titolare medesimo. Di fatto viene stipulato un contratto che per una parte (il sabato e la domenica) produce effetti economici ma non giuridici, con tutte le implicazioni che comporta anche in relazione ad altri adempimenti ed istituti contrattuali.
A titolo meramente esemplificativo ma non esaustivo si cita il diritto al pagamento del TFR che si matura quando si presta servizio continuativo per almeno 16 giorni: si potrebbe verificare il caso in cui il sabato e la domenica, quantunque retribuiti, non risultano coperti da servizio determinando così l’interruzione del periodo utile ai fini del TFR. Oppure si pensi alla dichiarazione del servizio prestato da parte del dipendente, il quale si ritrova con un periodo retribuito non coincidente con il relativo contratto e dunque non saprebbe cosa dichiarare”.
Questa la risposta arrivata dopo una settimana, semplicemente surreale, poiché di fatto non è una risposta: <<In riferimento alla richiesta in oggetto desideriamo informarLa che l’anomalia da Lei segnalata in data […….], relativa alle modalita’ con cui comunicare al SIDI il diritto al pagamento del sabato e domenica o della sola domenica per le supplenze brevi desideriamo comunicarle quanto segue: L’eventuale diritto al pagamento del sabato e domenica o della sola domenica, nel caso di sabato/domenica successivi al termine del periodo contrattuale, va segnalato esclusivamente con l’apposita selezione dal menù a tendina in fase di inserimento del contratto . In caso di nuova assenza contigua o di prolungamento della medesima del dipendente da sostituire, si deve comunque stipulare un nuovo contratto. Per ulteriori chiarimenti rivolgersi all`Amministrazione.>>
PROBLEMA NON RISOLTO, DUNQUE. E, sembra evidente, non sanno come intervenire. Intanto i supplenti con diritto al pagamento del sabato e/o della domenica continuano a non vedersi riconosciuto il servizio per uno o due giorni che sono (speriamo) retribuiti! SOLLECITO I COLLEGHI DELLE SEGRETERIE AD INOLTRARE ANALOGA SEGNALAZIONE!
Ricordiamo la normativa sul pagamento del sabato e della domenica
Cosa si intende per “completamento dell’orario setttimanale”, cosa accade se il servizio è svolto in più scuole, è possibile pagare sabato e domenica senza aver completato l’orario settimanale?
Le scuole non farebbero rientrare il sabato e la domenica, secondo alcune segnalazioni, nel contratto di supplenza quando il titolare, assente fino a venerdì, si riassenta dal lunedì successivo. La motivazione è che il supplente non ha completato tutto l’orario settimanale.