La Scienza del Suolo, che studia le stratificazioni del terreno, ha fatto rientrare la plastica come elemento per identificare il nostro periodo storico.
Fra 1000 o 10.000 anni, gli scienziati sapranno riconoscere il suolo su cui camminiamo, grazie alla Plastica.
Quanto durerà la nostra era?
Nessuno può saperlo, è probabile che si dovrà attendere un valido sostituto. Al momento sono allo studio plastiche innovative con molecole naturali e non derivanti dal petrolio; siamo ancora lontano.
L’unica soluzione oggi è cercare di utilizzarne il meno possibile e non abbandonarla in natura.
Il riciclo delle materie plastiche, negli ultimi 20 anni, ha fatto passi enormi ma non è sufficiente. Il riciclo non permette l’eliminazione delle molecole ma solo una loro riconversione creando nuovo oggetti, oli ed altre sostanze che presto o tardi andranno ad inquinare i nostri fiumi, mari e terreni.
La cosa più drammatica che la plastica, prima di dissolversi, si trasforma in micro filamenti che entrano nei nostri polmoni e nel nostro sangue; è ormai risaputo che i pesci e molti altri animali di cui ci cibiamo hanno un elevata percentuale di plastica nei loro organismi.
L’UE ha messo al bando la Plastica
L’Unione Europea ha varato recentemente delle normative che mettono al bando alcuni prodotti in plastica usa e getta, come: cannucce, bicchieri, piatti e posate.
Come tutti sappiamo il problema maggiore però rimangono le bottiglie di acqua naturale; prodotto in cui il nostro Paese, insieme alla Francia, primeggia.
Una lodevole iniziativa è quella portata avanti in tutta Europa da Istituzioni Pubbliche ed Aziende, nel fornire bottiglia in alluminio e borracce in acciaio ai propri dipendenti. E in questo senso la buona pratica è portata avanti anche nelle Scuole.
Iniziativa nelle Scuole: borracce agli Studenti in dono per dire no alla Plastica
Moltissime scuole infatti, dalle elementari alle Università, stanno avviando un processo di acquisto di decine di migliaia di borracce in acciaio personalizzate da donare ai propri studenti.
Il primissimo Comune italiano a partire con la politica plastic free nelle scuole è stato il Comune di Milano; in meno di 1 mese ha organizzato l’acquisto di 100.000 borracce in alluminio che sono state regalate ai bambini di scuola elementare e scuole medie di tutta la città.
Ma nel frattempo anche altri Comuni, Licei e scuole professionali hanno seguito questo esempio.
Alcuni esempi sono: Liceo Maffeo Vegio a Lodi, il Liceo Crespi a Busto Arsizio, l’Istituto Comprensivo Peyron a Torino, l’Istituto Cremona a Milano e poi molti altri Comuni come il Comune di Nibionno (LC) e poi molti altri ancora.
Senza dimenticare l’operazione portata avanti, quest’estate, dai Carabinieri Ambientali che hanno distribuito 50.000 borracce in alluminio con logo dei Carabinieri e Ministero degli Interni, sulle spiagge italiane.
Il fenomeno si sta allargando sempre di più; la finalità è quella di prepararci a dire addio alle bottiglie di plastica usa e getta.
Entro 12 mesi è probabile che tutte le scuole italiane saranno plastic free.
Dalle Scuole alle Famiglie
E poi, se il processo di de-plastificazione delle scuole avrà successo, ci si aspetta una maggiore attenzione anche da parte dei genitori per la de-plastificazione di tutte le nostre case.
La plastica è un materiale meraviglio e duttile ma va usato con moderazione e solo quando è strettamente necessario.
Non c’è alcun bisogno di trasformare ogni nostro oggetto in plastica.
Speriamo davvero che la nostra era duri poco e di non venir ricordati per coloro che hanno vissuto l’era della Plastica.
Ottimo.