I fondi del governo distribuiti in base alla platea di Lavoratori socialmente utili sul territorio e senza tenere conto delle esigenze degli istituti. Così la Campania prende più di un terzo dei 450 milioni complessivi. Ma i presidi possono scegliere solo tra pochi interventi “di cacciavite”. E a volte spendono di più che a prezzi di mercato.

 

Continua a leggere dalla fonte: Il Fatto Quotidiano