investimentiAnche la scuola sarà interessata, con una serie di provvedimenti, interni alla Legge di Stabilità presentata ieri da Matteo Renzi in conferenza stampa, che vedranno dei tagli e degli investimenti. Partiamo dagli investimenti.

 

5mln per il concorso

 

Nel provvedimento saranno stanziati 5mln di euro per il concorso a cattedra che potrebbe partire entro il 1 dicembre 2015.

 

E’ notizia di ieri, tra l’altro, la possibilità di non avviare il concorso per le classi di concorso con soprannumerari. Notizia che ci ha lasciato alquanto perplessi, date le difficoltà di attuazione.

 

Sebbene alcune fonti governative parlino di 90mila posti banditi, il numero non è ancora stato scritto con certezza. Il range va dai 60mila ai 90mila.

 

Cancellazione divieto supplenze

 

Sarà cancellata, a meno di ripensamenti, la norma che pone divieto di supplenza per gli ATA durante i primi sette giorni di assenza. Un’operazione che costerà 30mln di euro. Il divieto resterà per il divieto di chiamare a supplenza docenti per il primo giorno di assenza e per gli assistenti tecnico-amministrativi.

 

350mln di tagli

 

Non solo investimenti, anzi, la voce più importate della manovra sulla scuola riguarda i tagli con 350mln di euro.

 

Circa 150 mln deriveranno dal fondo stanziato a seguito dei tagli Gelmini che sono destinati alla valorizzazione della carriera dei docenti. Con molta probabilità, il Governo ritiene superato il fondo a seguito della stanziamento di 200 mln di euro per il merito presenti nella legge 107 (La Buona Scuola).

 

Altri fondi dovrebbero derivare dalle risorse non utilizzate per le supplenze, mentre tagli consistenti, circa 32mln di euro potrebbero derivare da tagli alla formazione dei docenti e alle spese per l’informatizzazione. Anche’esse ritenute superate a seguito della legge 107.