Il TAR ha “liquidato” le richieste dei docenti che pur non essendo in possesso dei requisiti previsti dal bando di concorso chiedono di partecipare, rimandando ad eventuali sessioni riservate per coloro che otterranno”decisione giudiziale di merito favorevole”.
Una scelta inconsueta quella del TAR Lazio, intenzionato a non ammettere con riserva i ricorrenti al concorso scuola 2016, ma a rimandare ad eventuali sessioni aggiuntive quando sarà pronunciato il giudizio di merito. Giudizio di merito che, ricordiamolo, potrebbe arrivare anche dopo parecchio tempo rispetto alla richiesta avanzata al TAR.
Il TAR dovrà tenere conto della necessità di bilanciare le necessità di urgenza di richiedenti con l’interesse pubblico al regolare svolgimento del concorso. Serve inoltre – precisa il TAR – una approfondita valutazione delle nuove tematiche sottoposte a giudizio. E tuttavia il TAR vuole rassicurare i ricorrenti, affermando che saranno tutelati gli interessi dei ricorrenti, anche con soluzioni alternative all’ammissione con riserva. La soluzione sarebbe un eventuale sessione riservata di esame per coloro che otterranno “decisione giudiziale di merito favorevole”.
Quando potrebbero dunque svolgersi tali sessioni?
Nelle sedute del 19 maggio e in quelle calendarizzate nel mese di giugno ci saranno già i giudizi di merito?
Questo infatti sarà il discrimine tra la vera partecipazione dei docenti ricorrenti alla procedura concorsuale, senza rimandare alle calende greche di un giudizio che potrebbe arrivare anche tra anni.
Perchè – se tutto andrà come previsto dal Ministero – i primi 20.000 posti dei 63.000 in palio dal concorso dovrebbero essere attribuiti a vincitori del concorso (compreso il 10% di idonei) entro il 15 settembre.
E dunque anche i ricorrenti vorrebbero essere tra costoro, ma i tempi sono veramente stringati.
Sessioni riservate sì, ma i posti? Il bando non prevede riserve di posti, semmai il Ministero dovrebbe essere costretto – nel caso di soccombenza dopo le immissioni in ruolo – a mettere a disposizione altri posti, come già accaduto in diverse occasioni. Perchè i posti ci sono.
Altro problema sollevato dai partecipanti al concorso: sarà possibile presentare nelle sessioni riservate prove equipollenti a quelle già svolte? Considerato che potrebbe essere un “vantaggio” conoscere già la falsariga delle tracce già assegnate per la propria classe di concorso. Anche su questo punto non mancheranno polemiche.
Intanto attendiamo giovedì 19 maggio.
A dare impulso alle ambizioni di partecipazione al concorso a cattedra attraverso prove scritte aggiuntive a quelle già programmate – commenta il sindacato Anief – è stato anche l’avviso n. 5537 del 12 maggio 2016, emesso dai giudici del tribunale regionale laziale, attraverso cui è stato fornito l’assenso ad una eventuale attivazione di apposite sessioni suppletive, dopo aver preso anche atto della necessità di “bilanciare le ragioni di urgenza delle parti con l’interesse pubblico al regolare svolgimento delle prove concorsuali, nonché all’approfondita valutazione delle nuove tematiche sottoposte a giudizio”, a seguito del parere favorevole ai ricorrenti espresso dal Consiglio di Stato il 29 aprile scorso.
“Anche sulla mancata partecipazione di tanti precari alle prove scritte del concorso – chiosa Pacifico – siamo convinti che la partita rimanga aperta. Il loro diritto a vedersi misurato il livello di competenze e capacità professionali potrebbe infatti prevalere su delle norme imposte per tarpargli le ali”.