Entro il 16 di gennaio le scuole dovranno compilare il PTOF (Piano Triennale dell’Offerta Formativa) che pianificherà (dalla formazione, agli organici, alla didattica) il lavoro delle scuole per i prossimi tre anni.
L’Ufficio Scolastico del Piemonte ha pubblicato una scheda utile da inserire nel PTOF al fine di determinare, a partire dall’a.s. 2016/17, l’organico dell’autonomia.
Nella circolare sul PTOF infatti il Ministero ribadisce l’obiettivo di superare la distinzione tra l’organico di diritto e di fatto, ma chiede alle scuole di andare oltre una formale distinzione tra posti comuni e di potenziamento, che dovranno gradualmente integrarsi.
La previsione del fabbisogno di organico nel PTOF dovrà tenere conto anche delle necessità legate alle supplenze, ma dando priorità all’attività progettuale.
Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa (PTOF), introdotto dalla legge n.107/2015, che sostituirà l’attuale POF annuale, dovrà essere approvato dalle Istituzioni scolastiche entro il 15 gennaio 2016, per entrare poi in vigore a partire dall’anno scolastico successivo, ovvero il 2016/17.
Diversamente dal POF annuale, il PTOF dovrà esprimere non solo tutto quello che caratterizza la scuola dal punto di vista dell’offerta formativa, ma anche il fabbisogno di organico di personale docente e non, della medesima istituzione scolastica.
L’ANP, considerando l’avvicinarsi della suddetta scadenza e la portata innovativa del PTOF, ha fornito una proposta per la stesura del documento, mettendo a disposizioni degli appositi materiali.
La proposta dell’ANP non determina un modello “standardizzato” e concluso, poiché ciascuna Scuola ha delle caratteristiche peculiari che sfociano in attività progettuali e fabbisogni diversi, tuttavia può costituire una guida, uno schema da seguire nella redazione del PTOF.
La proposta è declinata tramite tre documenti principali, di seguito brevemente descritti.
- Il primo documento, analizzando il testo della legge n. 107/2015, si propone di chiarire soprattutto le questioni legate all’organico del potenziamento e al potere di indirizzo conferito al dirigente;
- Il secondo documento si presenta come una guida volta a favorire una selezione consapevole dei materiali necessari e la loro organizzazione concettuale;
- Il terzo documento rappresenta il “format” ove redigere il documento; in esso si trovano delle parti contenenti i riferimenti normativi, che sono uguali per tutte le scuole, e delle altre parti che descrivono come deve essere compilato il modello.