Effettuati controlli in tutta Italia, i Nas hanno disposto la chiusura per 7 mense scolastiche. Riscontrate molte irregolarità e una situazione igienica critica.
Dall’inizio dell’anno scolastico il Comando per la tutela della salute dei Carabinieri (Nas) ha effettuato ispezioni in moltissime mense scolastiche del territorio riscontrando una situazione davvero critica e preoccupante.
Dai controlli effettuati una mensa scolastica su tre presenta delle irregolarità. Su 224 mense ispezionate sul territorio nazionale 7 appunto sono state chiuse per la grave situazione igienico-strutturale rilevata.
Tre sono a Roma, due a Livorno, una a Pescara e una a Lecce.
Sull’argomento è intervenuto il Ministro della Salute Giulia Grillo:
“Cibi scaduti, gravi carenze igieniche, perfino topi e parassiti: un film dell’orrore. Come madre e ministro mi indigna pensare che sulle tavole dei nostri figli, a scuola, possano finire escrementi, muffe o alimenti di dubbia origine. Oggi chi lavora nel settore delle mense sa che vi sono regole chiare da seguire e tutti i mezzi per garantire tracciabilità e correttezza di conservazione degli alimenti.”
Anche il Ministro dell’Istruzione Marco Bussetti ha manifestato la sua preoccupazione sulla vicenda.
“Quello che hanno scoperto i NAS nelle mense scolastiche del territorio nazionale è gravissimo. Una situazione intollerabile. Chi ha messo a repentaglio la salute e il benessere dei nostri bimbi non deve rimanere impunito.”
I controlli dei NAS
Per le 81 strutture irregolari i controlli dei NAS hanno portato a 14 violazioni penali, 95 infrazioni amministrative alle normative nazionali e comunitarie con la denuncia di 15 persone alle Autorità Giudiziarie e la segnalazione di 67 soggetti alle Autorità Amministrative, oltre a sanzioni pecuniarie per oltre 576mila euro.
Il monitoraggio di controllo sulle mense scolastiche ha inoltre portato all’individuazione e sequestro di oltre 2 tonnellate di alimenti.
Prodotti ittici, carni, formaggi, frutta, verdura, olio, pane, privi di indicazioni di tracciabilità e provenienza dei prodotti, conservati in ambienti e condizioni inadeguati nonché scaduti.
Gli illeciti penali contestati riguardano nello specifico: frode e inadempienze nelle pubbliche forniture, mancato rispetto degli obblighi contrattuali assunti dalle aziende di catering, detenzione di alimenti in cattivo stato di conservazione e omessa applicazione delle misure di sicurezza sui luoghi di lavoro.
Il Comando per la Tutela della Salute Nas, in coordinamento con il ministero della Salute, è dall’inizio dell’attuale anno scolastico che ha avviato un monitoraggio di controllo sui servizi di ristorazione nelle scuole.
L’obiettivo del monitoraggio è andare ad accertare:
- le condizioni igieniche e strutturali dei locali,
- la corrispondenza dei menù rispetto ai documenti presentati nelle gare d’appalto,
- la corretta gestione e preparazione degli alimenti,
- l’attenzione alle esigenze nutrizionali e salutistiche dei ragazzi.
Le norme sulle mense scolastiche
La ristorazione scolastica italiana si basa su regole e norme stabilite dalle Linee di indirizzo nazionale del Ministero della Salute, approvate in Conferenza Stato-Regioni e pubblicate in Gazzetta Ufficiale l’11 giugno 2010.
Nel documento sono definiti i ruoli di tutti i protagonisti del servizio: Comune, Gestore del servizio di ristorazione, Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione, Istituzioni scolastiche.
“Facilitare, sin dall’infanzia, l’adozione di abitudini alimentari corrette per la promozione della salute e la prevenzione delle patologie cronico-degenerative (diabete, malattie cardiovascolari, obesità, osteoporosi, ecc.) di cui l’alimentazione scorretta è uno dei principali fattori di rischio.”
Questo si legge nell’introduzione alle linee di indirizzo.
“Nella ristorazione scolastica è di fondamentale importanza elevare il livello qualitativo dei pasti, come qualità nutrizionale e sensoriale, mantenendo saldi i principi di sicurezza alimentare. La corretta gestione della ristorazione può favorire scelte alimentari nutrizionalmente corrette tramite interventi di valutazione dell’adeguatezza dei menù e promozione di alcuni piatti/ricette.”
Un argomento delicato e su cui prestare la massima attenzione a maggior ragione che gli interessati sono bambini e ragazzi, una fascia di popolazione vulnerabile.