Negli ultimi giorni, si è riacceso il dibattito sulla cittadinanza italiana, tra tre proposte principali: ius soli, ius scholae e ius culturae. Ecco di cosa si tratta.


Il tema della cittadinanza italiana torna regolarmente nel dibattito politico, riaccendendo le polemiche, tra le diverse posizioni.

In Parlamento sono state presentate diverse proposte di legge sulla riforma della cittadinanza, da parte delle opposizioni.

Forza Italia, mediante le parole del leader Antonio Tajani, ha affermato che è aperto alla discussione riguardo lo ius scholae: un assist al Partito Democratico.

Il dibattito, quindi, torna acceso sulla cittadinanza italiana, tra tre principali misure: lo ius soli, lo ius scholae e lo ius culturae.

Ecco di cosa si tratta.

Ius soli, ius scholae e ius culturae: come potrebbe cambiare la cittadinanza italiana

In materia di cittadinanza, la normativa italiana si rifà alla legge n°91 del 1992, che si basa sullo Ius Sanguinis, che prevede la cittadinanza italiana per coloro che risiedono legalmente e senza interruzioni in Italia, fino al raggiungimento della maggiore età e che dichiarino di voler acquisire la cittadinanza entro un anno dal compimento dei 18 anni.

Inoltre, per gli stranieri arriva da piccoli, esiste il principio di naturalizzazione: al compimento della maggiore età, è possibile richiedere la cittadinanza italiana se si è vissuti in Italia, con residenza legale e ininterrotta, per almeno 10 anni.

La normativa, però, per molti appare troppo datata e non adatta per rispecchiare la realtà multiculturale della società italiana.
Per questo, si apre la strada a nuove regole e nuove misure per accedere alla cittadinanza italiana.

Ecco quali sono.

Ius soli

Lo Ius soli ritorna regolarmente nel dibattito politico, anche se, in realtà, nessuna proposta di legge ha mai considerato un diritto così ampio.
Si tratta, infatti, della concessione automatica della cittadinanza a tutti coloro che nascono sul territorio nazionale.

Tra i Paesi che adottano questa misura, ci sono gli Stati Uniti e la Francia, dove è richiesto che i genitori del minore abbiano già un permesso di soggiorno.

Ius scholae

Lo Ius scholae è una proposta di legge 2022, sulla quale, proprio negli scorsi giorni, il leader di Forza Italia Tajani ha aperto alla discussione.
La misura prevede di dare la cittadinanza italiana ai minori stranieri nati in Italia o arrivati entro i 12 anni, dopo aver completato un ciclo scolastico di almeno cinque anni.

Secondo le stime, lo ius scholae darebbe la cittadinanza a circa 135’000 studenti già presenti nel Paese.
La proposta aveva avuto un largo sostegno nel 2022, ma non è andata avanti dopo il cambio di legislatura.

Ius culturae

Lo Ius culturae è simile allo ius scholae ed era parte di un disegno di legge del 2015.

In questo caso, la cittadinanza verrebbe concessa al completamento di un ciclo culturale con successo, perché si basa sul principio che il cittadino straniero debba dimostrare attivamente la sua volontà d’integrarsi.