Il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera al Ddl che introduce una serie di interventi sanzionatori nel settore dell’agricoltura e della pesca, con l’obiettivo di rafforzare la tutela dei prodotti agroalimentari italiani e la sicurezza dei consumatori e sanzionare le frodi alimentari.


Promosso dal Ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida insieme al Guardasigilli Carlo Nordio, il provvedimento si configura come una risposta concreta alla crescente diffusione di pratiche fraudolente che minacciano la qualità e la reputazione del Made in Italy.

Arriva l’ok al Ddl Agricoltura: nuove regole contro le frodi alimentari

Il testo normativo punta a rafforzare gli strumenti giuridici contro le contraffazioni, le truffe alimentari e l’uso improprio delle denominazioni protette. Tra le misure principali, spicca l’introduzione di nuovi reati come la “frode alimentare”, il “commercio di alimenti con segni mendaci” e la cosiddetta “agropirateria”, che si riferisce a frodi sistematiche e reiterate nell’ambito della produzione e distribuzione di generi alimentari.

Stretta su chi viola le regole

Sul fronte penale, il disegno di legge amplia l’elenco delle condotte perseguibili lungo l’intera filiera, dalla produzione alla vendita. Prevede inoltre modifiche procedurali che permettono, ad esempio, il prelievo urgente di campioni senza la preventiva comunicazione al difensore. Viene anche estesa la possibilità di utilizzare strumenti investigativi come le intercettazioni e le operazioni sotto copertura in caso di frodi aggravate e uso illecito di marchi o segni distintivi ingannevoli.

Un’altra innovazione riguarda la possibilità di destinare in beneficenza gli alimenti soggetti a sequestro, a condizione che siano idonei al consumo. Questo permette di trasformare una sanzione in un’opportunità di solidarietà, evitando inutili sprechi.

Più tutele per DOP e IGP: focus sul latte di bufala

Il disegno di legge dedica ampio spazio alla salvaguardia dei prodotti con Denominazione di Origine Protetta (DOP) e Indicazione Geografica Protetta (IGP). Viene istituita una nuova piattaforma digitale per il monitoraggio quotidiano della filiera bufalina, obbligando allevatori, trasformatori e intermediari a registrare tutte le fasi della produzione e commercializzazione del latte di bufala e dei suoi derivati, anche se provenienti dall’estero.

Le sanzioni per chi viola le norme sulla tracciabilità saranno più severe, con multe proporzionate alla dimensione economica dell’impresa coinvolta: aumenti per le realtà medio-grandi e riduzioni per le microimprese. Inoltre, il Ministero dell’Agricoltura predisporrà un piano straordinario di controlli per garantire l’integrità della produzione lattiero-casearia tutelata.

Nuovi strumenti per i controlli e stop ai CAA irregolari

Il testo normativo prevede anche un rafforzamento dell’attività ispettiva. Sarà introdotto il “blocco ufficiale temporaneo” per i prodotti che presentano irregolarità formali ma non rischi per la salute, consentendo agli ispettori di sospendere temporaneamente la circolazione della merce in attesa di chiarimenti documentali.

Nasce inoltre una “Cabina di regia per i controlli amministrativi” in seno al Ministero dell’Agricoltura, con il compito di coordinare gli interventi sul territorio e promuovere una vigilanza più efficiente e meno frammentata.

Per contrastare le irregolarità nei Centri di Assistenza Agricola (CAA), viene vietata la creazione di nuovi centri da parte di soggetti che abbiano fatto parte di realtà precedentemente sanzionate. Inoltre, sono introdotte nuove infrazioni amministrative per chi richiede compensi indebiti o presta servizi al di fuori del proprio ambito territoriale.

Lollobrigida: “Basta con chi specula sull’eccellenza italiana

Diciamo basta a chi sfrutta il valore delle nostre eccellenze per fare profitti illeciti. Questo disegno di legge è un atto concreto per difendere chi produce nel rispetto delle regole e per garantire trasparenza e correttezza nei confronti dei cittadini”, ha dichiarato il ministro Francesco Lollobrigida al termine del Consiglio dei Ministri.

Con questo provvedimento, composto da 18 articoli, il Governo Meloni intende imprimere una svolta decisa nella lotta alla contraffazione alimentare, rendendo il sistema più severo contro chi inganna i consumatori e più equo per le imprese oneste. Un’iniziativa che mira non solo a proteggere la salute pubblica, ma anche a rafforzare l’identità e la competitività del comparto agroalimentare italiano sui mercati nazionali e internazionali.