Al via, dopo la compilazione del RAV e l’elaborazione del Piano di Miglioramento, le ispezioni nelle scuole. Da chi sarà gestita? A dare indicazioni, il documento Invalsi “La valutazione esterna delle scuole in Italia: a cosa serve, com’è realizzata?”
Le scuole sono valutate da gruppi di esperti chiamati “nuclei di valutazione esterna” (NEV). Un nucleo di valutazione esterna è composto da tre membri: un dirigente tecnico del MIUR e due valutatori a contratto, reclutati dall’INVALSI.
Il dirigente tecnico garantisce la legittimità del percorso valutativo, in virtù del suo profilo istituzionale e professionale. Egli coordina il NEV, avvia e mantiene i contatti con la scuola, gestisce gli aspetti formali del procedimento ed è il garante dell’intero processo valutativo. La presenza del dirigente tecnico assicura inoltre una competenza specifica relativa agli ambiti culturali e pedagogici oltre che agli aspetti giuridici e normativi.
Il secondo membro del nucleo è un esperto che proviene dal mondo della scuola (dirigente scolastico o docente). Nel processo di valutazione si occupa soprattutto delle aree connesse ai processi didattici ed educativi, raccogliendo il punto di vista dei docenti e focalizzandosi sugli aspetti che sono di loro competenza.
Il terzo membro è un esperto esterno al mondo della scuola, con esperienza nella ricerca sociale e valutativa o nell’ambito delle organizzazioni (ricercatore universitario, esperto nell’ambito della valutazione delle organizzazioni ecc.). Grazie all’esperienza maturata nell’utilizzo degli strumenti di ricerca e nell’analisi e interpretazione dei dati, egli assicura la presenza di competenze di tipo metodologico e analitico-interpretativo necessarie per lo svolgimento delle visite di valutazione e per la corretta analisi delle evidenze relative alla scuola.
La presenza di figure con profili ed esperienze diversi nei NEV assicura una pluralità di punti di vista durante il processo valutativo e permette il confronto e l’integrazione tra diverse prospettive professionali.
Nelle visite valutative è importante che i NEV e le scuole interagiscano in un’ottica di reciproca fiducia e trasparenza, mantenendo una relazione positiva e aperta in ogni fase del processo. Sia la scuola visitata che il nucleo dovrebbero condividere le finalità della valutazione esterna quale contributo al miglioramento, collaborando pertanto alla migliore realizzazione della visita.
I componenti dei NEV sono consapevoli che la visita valutativa potrà essere efficace in relazione alla loro capacità di avere un alto livello di consapevolezza del contesto in cui opera la scuola, mantenendo una posizione obiettiva, procedendo in un’ottica di ricerca, testando ipotesi e esaminando i dati prima di valutare l’istituzione scolastica, prestando attenzione, infine, al personale coinvolto nella visita valutativa, alle diverse sensibilità, ai ruoli e alle funzioni.
Nella restituzione del Rapporto di valutazione esterna i componenti dei NEV promuovono le condizioni di un confronto tra pari con i rappresentanti dell’Istituzione scolastica, favorendo un dialogo costruttivo.