Da sempre le istituzioni AFAM – Alta Formazione Artistica e Musicale, in cui rientrano tutte le Accademie di Belle Arti (statali e non), i Conservatori, le Accademie di Danza e Arte Drammatica e gli Istituti Statali Superiori per le Industrie Artistiche vivono una gravissima situazione di precarietà.
Arriva la fotopetizione degli Studenti AFAM contro il precariato. Durante questo autunno studenti e docenti degli istituti AFAM si sono mobilitati in tutta Italia assieme ad Accademie e Conservatori per manifestare contro il blocco dei contratti Co.Co.Co. che aveva causato l’arresto della didattica e la sospensione di interi corsi di studio a causa dell’assenza dei docenti, che in larga parte erano proprio assunti con i contratti di collaborazione continuativa.
In sede di legge di bilancio è stato previsto, tra le altre cose, lo sblocco dei contratti, per poter permettere la riassunzione di 386 docenti nelle istituzioni AFAM e garantire la ripresa delle lezioni. Purtroppo si tratta solamente di un palliativo per una situazione che è da sempre immersa nella più grande precarietà.
La fotopetizione degli Studenti AFAM contro il precariato
Per questo gli studenti delle Accademie di Belle Arti hanno deciso di lanciare una fotopetizione per sensibilizzare la cittadinanza intera rispetto alle gravissime mancanze di cui il sistema AFAM soffre ancora oggi, e spingere il nuovo Ministro a intervenire quanto prima.
La particolare forma di protesta è visibile sulla pagina Facebook dell’Unione degli Universitari:
L’appello dell’UDU
“Come Unione degli Universitari sosteniamo e supportiamo le richieste degli studenti e studentesse AFAM.” Così dichiara Enrico Gulluni, coordinatore nazionale dell’Unione degli Universitari. “Sembra un’assurdità se pensiamo al ruolo importantissimo che ricopre l’arte in Italia. Ma lo stato dell’arte nel nostro paese è precario. Nelle Accademie e nei Conservatori esistono grossissime problematiche a livello di didattica e diritto allo studio. Vogliamo più diritti e più tutele per questi indirizzi di studio.
Chiediamo al nuovo Ministro di intraprendere un percorso per una riforma strutturale del sistema di Alta Formazione nel nostro paese, la cui ultima riforma risale al 1999 e ha causato tutte le discriminazioni che esistono ancora oggi.
Vogliamo che i diplomi accademici AFAM siano riconosciuti come lauree a tutti gli effetti. Vogliamo che vengano attivati percorsi post laurea come i dottorati, per espandere la ricerca nell’ambito artistico. Abbiamo bisogno di diritto allo studio, di spazi e laboratori adeguati, di strutture sicure e non fatiscenti. Agevolazioni per il carovita studentesco e più di soli tre appelli all’anno per gli esami. Vogliamo più assunzioni in organico e uno stop alla diffusione dei contratti precari senza diritti o tutele per i docenti. Questi docenti rischiano di rimanere a casa da un giorno all’altro come abbiamo visto questo autunno.
Queste sono le richieste degli studenti e studentesse degli AFAM e delle università. Siamo aperti e disponibili al confronto il nuovo Ministro dimostri di voler investire seriamente sulla formazione artistica e predisponga misure straordinarie per colmare queste differenze! Noi ci siamo!”