facebook-La pagina Facebook del titolare del Ministero dell’Istruzione sta diventando un collettore di commenti negativi sulla nuova riforma della scuola. Sono centinaia i commenti degli insegnanti che esprimono tutto il loro disappunto verso una riforma non voluta e contestata da mesi con forza.

 

Vediamo qualche commento tra i più significativi, scelti tra quelli che non riportano o limitano le volgarità gratuite:

 

– Ministro se Lei avesse un minimo di coraggio e dignità oggi sarebbe stata davanti a Montecitorio a parlare con il mondo della scuola pubblica che da 5 mesi cerca di far sentire la disapprovazione contro il ddl che avete approvato in 156 con un voto di fiducia . Inizi a cercarsi un lavoro perché presto avrà molto tempo libero .MAI PIU’ PD ( i voti favorevoli al Ddl in Senato furono in verità 159)

 

– Fra le tante assurdità de “la buona scuola” la più vergognosa è quella che impone a chi è iscritto alle GAE di scegliere fra il lavoro -in chissà quale provincia- e la cancellazione dalle GAE. Tale norma, fra i molti profili di incostituzionalità che presenta, viola anche gli art. 30 e 31 della costituzione in materia di rapporto con i figli.

 

– Ma quale confronto ci potrà mai più essere dopo che avete chiesto la fiducia su un DDL palesemente e ripetutamente non voluto dal mondo della scuola?! Sono mesi che manifestiamo il nostro dissenso, che cerchiamo di spiegare le criticità (numerosissime!) del DDL e del maxiemendamento e Voi non avete ascoltato! La Vostra risposta al dissenso capillare, chiedere la fiducia! Vuole dialogare? Mi dica, cosa faranno a settembre 80.000 docenti abilitati GI (e le loro famiglie!) esclusi dal piano assunzioni?

 

– Esigua ministra nel caso avesse l’impressione che con oggi 7 luglio possa considerarsi chiusa la questione perché si sbaglia di grosso; gli insegnanti non dimenticheranno mai la violenza perpetrata da questo governicchio di non eletti sulla scuola

 

– In democrazia gli “eletti” e i “non eletti” essendo rappresentanti dei cittadini, dovrebbero esaudire i loro bisogni, non disegnare leggi che soddisfano solo la politica!

 

Prove tecniche di comunicazione nei social, il tempo dirà se saranno state utili.